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Esuli e rimasti hanno commemorato Vergarolla (L’Arena di Pola 28 ago)

È stata un successo ben oltre le previsioni la cerimonia in memoria delle vittime dell’eccidio di Vergarolla tenutasi lo scorso 18 agosto nel suo luogo naturale: Pola. Lì esuli e rimasti, in totale comunione d’intenti, hanno commemorato assieme i propri concittadini periti nell’attentato. E, rispetto al 2009, lo hanno fatto in numero più cospicuo, in un clima più solenne e con una più ampia presenza di autorità.

Ad assumersi l’onere anche finanziario di organizzare l’iniziativa è stata la Comunità degli Italiani (CI) di Pola, in pieno accordo con il Libero Comune di Pola in Esilio (LCPE). La CI ha inoltre stampato e distribuito una cartolina bilingue in memoria del dottor Geppino Micheletti provvista di francobollo e annullo filatelico. Fra il pubblico giunto dall’Italia vanno citate le delegazioni del Libero Comune di Fiume in Esilio, dell’Associazione delle Comunità Istriane, del Circolo Istria e di Coordinamento Adriatico. Da segnalare anche la presenza di un residente in Florida di origini albonesi, Daniele Leone, che si trovava in vacanza in Istria. La cerimonia è stata seguita da “La Voce del Popolo”, “Il Piccolo”, “Glas Istre”, “Antenna 3 Nord Est” e alcune tv locali. Il comunicato stampa diffuso dall’LCPE era stato in precedenza ripreso da “Il Piccolo” (in due giorni diversi), “La Voce del Popolo”, “Il Giornale del Friuli” e dai siti “www.arcipelagoadriatico.it” e “www.fvgnews.net”.

Oltre cento persone hanno assiepato tutti i banchi disponibili del duomo di Pola per la messa celebrata in italiano da don Desiderio Staver. Il coro misto della società “Lino Mariani”, della locale CI, ha accompagnato il rito con soavità e zelo. Al termine ha inoltre eseguito alcuni brani terminando con il “Va’ pensiero”, che ha suscitato intensa emozione in più di qualcuno degli astanti.

Dopo la funzione religiosa i presenti hanno affollato la piazzetta antistante il Duomo per rendere omaggio al cippo in memoria delle vittime del massacro. Di fronte a un folto pubblico silenzioso e partecipe, Claudia Milotti, Presidente dell’Assemblea della CI di Pola, ha condotto una cerimonia rivelatasi tutt’altro che di circostanza.

«Eccoci qui, oggi, 18 agosto 2010 – ha esordito –, uniti per commemorare le oltre 100 vittime della terribile tragedia di Vergarolla: una vera strage di vite umane innocenti, accaduta 64 anni fa, che distrusse in un attimo la tranquilla quotidianità della città e che, nel contesto storico del 1946, contribuì a determinare un punto di svolta nella storia cittadina. Quel boato, che ha portato via tante vite umane, risuona e risuonerà ancora a lungo nella nostra memoria. Ogni anno, come rituale, sentiamo il bisogno di riunirci noi tutti: polesani andati e rimasti, due voci di una tragedia comune. Il contesto di questa nuova commemorazione è inevitabilmente diverso rispetto a quelle degli anni passati. L’Europa è desiderosa di pace e quindi anche il significato dell’incontro di oggi è plurimo: si vuole che il passato non venga dimenticato, ma si vuole anche partecipare da protagonisti alla meravigliosa costruzione di un futuro di pace e di affratellamento, affinché il grido di dolore delle vittime si trasformi in sinfonia di pace e convivenza».

È quindi intervenuto Argeo Benco, Sindaco dell’LCPE.

«18 agosto 1946, il giorno – ha rammentato con sincera emozione – della strage di innocenti e incolpevoli vittime! Tutti i polesani della mia generazione hanno un ricordo preciso, doloroso, incancellabile dalla nostra memoria: il ricordo del momento in cui avvenne l’esplosione. Ognuno di noi ha sempre presente lo sbigottimento, lo spavento iniziale, al quale subentrò l’attonito sgomento di tutti i cittadini polesi quando si ebbe notizia della gravità di quanto era accaduto».

«Oggi – ha continuato Benco – noi polesani uniti dal comune doloroso ricordo ci incontriamo per un atto di umana pietà verso i nostri concittadini vittime innocenti di quel vile attentato. A nome dell’associazione che riunisce tutti gli esuli da Pola e con la solidarietà della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e l’adesione alla manifestazione odierna dell’ANVGD, rivolgo un commosso pensiero alle vittime ed ai loro congiunti ed un sentito omaggio alla memoria del dott. Geppino Micheletti, che aveva continuato ad operare per due giorni, ininterrottamente, per salvare vite umane, nonostante avesse perso, nell’attentato, due dei suoi figli. Un sentito ringraziamento alle rappresentanze consolari italiane di Fiume, alla signora Fabris che sostituisce il Console generale, alle massime Autorità Cittadine, al Coro “Mariani” che ci ha accompagnato con bravura e impegno nelle varie fasi di questa cerimonia. Un particolare riconoscimento ed un grazie alla Comunità degli Italiani che ha voluto fare propria questa cerimonia che ci auguriamo possa entrare in un prossimo futuro, stabilmente, nel calendario ufficiale delle celebrazioni cittadine».

«Desidero – ha aggiunto Benco – concludere queste mie povere parole, inadeguate per ricordare la mostruosità di quanto avvenuto in quel triste pomeriggio del 18 agosto 1946, con quelle pronunciate dall’allora Vescovo di Parenzo e Pola, Mons. Raffaele Radossi. Parole pronunciate davanti alle decine di bare allineate sul prato antistante la Cappella Mortuaria dell’Ospedale, rivolgendosi alle Autorità ed a tutti i polesani presenti per l’ultimo tributo di affetto alle povere vittime ed ai loro resti. Diceva Fra’ Raffaele: “Abbiamo sofferto troppo durante quattro anni di guerra e credevamo che, passato quel periodo infausto, fosse finita questa forma di martirio […], ma, purtroppo, ci siamo tremendamente ingannati. Il fatto di domenica è di una gravità eccezionale. Io non scendo all’esame delle cause prossime che hanno determinato un simile macello; io rimetto tutto al giudizio di Dio […], al quale nessuno potrà sfuggire nell’applicazione tremenda della Sua inesorabile giustizia».

Piera Fabris, Vice-console italiano a Fiume, ha poi evocato entità e motivazioni dell’eccidio, elogiato l’opera del dott. Micheletti ed espresso la vicinanza della Repubblica Italiana ai polesani sia esuli che rimasti nel tradizionale spirito di collaborazione con le autorità croate.

Claudia Milotti ha infine ringraziato la Città di Pola, presente con un Assessore, per la condivisione dell’iniziativa, auspicando che in futuro la ricorrenza venga celebrata con ancora maggiore ufficialità.

Sono state quindi posizionate davanti all’epigrafe le corone di fiori del Consolato Generale d’Italia a Fiume, della CI di Pola, dell’LCPE e della Città di Pola, nonché la corona d’alloro del Circolo Istria. La cerimonia si è conclusa con dei brani cantati dal coro “Mariani”.

In contemporanea, come riportato il giorno dopo dal quotidiano locale “Glas Istre” con toni assolutamente positivi, una rappresentanza del Centro Pescatori Sportivi di Pola ha gettato nelle acque della baia di Vergarolla una corona di fiori in memoria delle vittime.

Dopo la cerimonia in Piazza San Tommaso, molti dei partecipanti hanno raggiunto la sede della CI per un incontro conviviale all’aperto con pranzo “self-service” offerto dai nostri connazionali rimasti.

Nel pomeriggio il Sindaco Benco e numerosi Assessori e Consiglieri dell’LCPE, l’on. Furio Radin, Deputato della Comunità Nazionale Italiana in Croazia nonché Presidente dell’Unione Italiana, il prof. Fulvio Falcone, del Libero Comune di Fiume in Esilio, e altri esuli si sono recati in auto a Vines, presso Albona. Quindi a piedi, attraverso dei sentieri, hanno raggiunto la famigerata “Foiba dei Colombi”, dove nel settembre 1943 partigiani titini gettarono senza pietà almeno 94 persone con i polsi fissati da filo di ferro arrugginito. Il pellegrinaggio, cui hanno preso parte circa trenta persone, è avvenuto in forma strettamente privata. Davanti all’imboccatura dell’abisso hanno pronunciato parole misurate il Consigliere dell’LCPE e Direttore de “L’Arena di Pola” Silvio Mazzaroli (promotore dell’iniziativa), il Sindaco Argeo Benco, l’esule rovignese Francesco Tromba, figlio di un infoibato, e l’on. Furio Radin. Nella voragine sono stati poi lanciati fiori in onore delle vittime. L’atmosfera è stata di forte commozione.

Sulle cerimonie di Pola e il pellegrinaggio a Vines Antenna 3 Nord Est manderà in onda uno speciale, presumibilmente entro settembre; ne daremo tempestiva comunicazione sul sito “www.arenadipola.it”.

A Trieste, nel pomeriggio del 18 agosto, l’Unione degli Istriani ha commemorato le vittime di Vergarolla presso il cippo dedicato a Geppino Micheletti.

Paolo Radivo

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