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Echi dal Forum Giovani ANVGD (Voce del Popolo 28 mag)

A Rimini, come avevamo annunciato, lo scorso fine settimana si è svolta la prima edizione del Forum dei giovani discendenti degli esuli giuliani e dalmati. Un incontro organizzato in primo luogo per porgere occasione alle seconde e terze generazioni per un rinnovato confronto sui temi della conservazione e della divulgazione della storia ereditata da chi ha scelto o è stato obbligato ad andarsene e alla quale è oggi indispensabile fornire nuove prospettive e nuovi spazi, sia nell’ambito dell’associazionismo che nella più ampia società civile.

E la risposta delle seconde e terze generazioni è stata generosa. Ad accogliere l’invito dei promotori del Forum sono stati giovani giunti da ben dodici Regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Molise e Puglia) animati dal vivo interesse per un impegno che li coinvolga e li renda testimoni a loro volta.

Il primo appuntamento, la mattina di sabato 21, era intitolato ”Portatori di identità“ e prevedeva i saluti e gli interventi del vicepresidente nazionale ANVGD Marino Segnan, del delegato ANVGD per il mondo giovanile Pietro Cerlienco e di Guglielmo Salotti, storico. Ma la giornata è entrata nel vivo nel pomeriggio, con l’incontro „Comunicare, confrontarsi, costruire: il nostro futuro è adesso“, nel corso del quale sono intervenuti i giovani presenti. Perché – come hanno rimarcato Segnan e Cerlienco nella loro introduzione – la necessaria continuità della storia e della memoria deve affidarsi alle nuove generazioni, consapevoli e formate a raccogliere il testimone. Un intermezzo di forte impatto emotivo è venuto dal collegamento audio-video via Skype con Herat, in uno degli scenari più difficili dell’Afganistan, dove opera Filippo Odair Marcato Guimaraes, iscritto al Comitato provinciale ANVGD di Padova, il cui saluto ha significativamente posto l’accento sulla necessità di non vivere in separatezza la memoria, ma di portarla adeguatamente agli altri per condividerla.

Il segretario nazionale Fabio Rocchi ha presentato il programma del Triangolare del Ricordo, in calendario a Roma il prossimo 21 settembre allo Stadio dei Marmi, che vedrà scendere in campo, per la prima volta dopo l’esodo, le storiche squadre del Grion Pola, della Fiumana e del Dalmazia, nelle quali giocheranno i giovani discendenti degli Esuli. Patrizia C. Hansen ha illustrato quanto il “Gruppo di lavoro“ sul confine orientale istituito presso il MIUR ha conseguito in ormai due anni di incontri tra le associazioni degli esuli e i vertici del Dicastero in relazione all’insegnamento della storia giuliana e dalmata nelle scuole italiane e al suo corretto inserimento nei libri di testo.

Sono quindi intervenuti molti dei giovani presenti, da Parma come da Varese, da Busto Arsizio come da Barletta, da Fertilia a Trieste, da Milano a Genova. Vivaci i contributi di idee e di riflessioni, mediati dalle diverse esperienze personali ed ambientali, ma comune a tutti il forte intento di comprendere e acquisire strumenti adeguati di intervento in contesti ormai profondamente diversi dal passato. Molte e diversificate le proposte e le considerazioni venute dal dibattito pomeridiano: comune denominatore, la disponibilità al dialogo, ad interloquire con tutte le componenti della società civile, senza pregiudiziali ma tenendo fermi principi irrinunciabili: la dignità dell’esodo, la realtà delle foibe, l’italianità autoctona e la sua secolare civiltà espressa lungo tutto l’Adriatico orientale.

In questo senso pressoché tutti i giovani si sono pronunciati a favore del dialogo e dell’interazione con le comunità italiane d’oltre confine, con le quali “è indispensabile immaginare iniziative convergenti nel nome della conservazione della cultura e della lingua italiane nei territori oggi a sovranità slovena e croata, soprattutto in considerazione dei radicali mutamenti storici degli ultimi decenni e dell’avvento, anche in quelle comunità, di seconde e terze generazioni estranee agli eventi più tragici del passato“.

La serata è proseguita con gli incontri di beach volley (ragazze) e calcetto (ragazzi), che hanno rappresentato, per divertimento e lealtà sportiva, un giusto coronamento della giornata. Per la cronaca, la formazione femminile “fiumana“ ha vinto il torneo di beach volley, mentre i ragazzi istriani del Grion Pola si sono aggiudicati quello di calcetto.

Dedicata ad un bilancio conclusivo la sessione conclusiva dell’incontro. Al vicepresidente Segnan il compito di commentare e rilanciare le proposte pervenute, una delle quali è di convocare il Forum Giovani 2012 a Fertilia (Alghero), storico insediamento degli esuli in Sardegna. Condivisa anche la convinzione di dover rafforzare la presenza delle seconde e terze generazioni in seno all’ANVGD e alle sue rappresentanze regionali e di prevedere una maggiore interazione tra i giovani dell’Associazione. Un bilancio certamente positivo, per numero di partecipanti e densità di apporti, hanno sottolineato con soddisfazione gli organizzatori, che andrà confermato – è un impegno e una promessa – con iniziative già in essere e proposte emerse nella tre giorni di Rimini, nel segno di una indispensabile evoluzione di programmi e metodi.

 

(courtesy MLH)

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