Da “L’Italia e la questione adriatica” di Marina Cattaruzza “Il Piccolo” pubblica la parte finale del primo capitolo, per gentile concessione della casa editrice il Mulino.
Secondo lo storico tedesco Klaus Schwabe, sull’applicazione del Patto di Londra si giocava il riconoscimento pieno dell’Italia come grande potenza e l’opposizione di Wilson era dovuta al fatto che il presidente americano non era disposto a riconoscere all’Italia uno status analogo a quello della Francia o dell’Inghilterra. Che questo fosse il punto centrale dell’intero contenzioso veniva pure rilevato dal delegato britannico a Parigi, Harold Nicholson, che constatava: «L’Italia era determinata a diventare una grande potenza, senza che la sua forza interna giustificasse una simile ambizione». […]