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Difendiamo TV Capodistria! – 24set13

Nei giorni scorsi si è appreso dalla stampa, del passaggio da un satellite all’altro dei programmi di TV Capodistria, che in pratica riduce la visibilità della emittente da parte del suo pubblico. I programmi di TV Capodistria sono pensati e prodotti in primo luogo per la Comunità Nazionale Italiana, hanno un largo seguito tra tutti quanti abitino in quest’area per via del suo carattere regionale e sono seguiti anche dagli istriani sparsi un po’ dappertutto. E sicuramente grazie alla piattaforma Sky e Tv Sat sono visti anche in Italia, afferma Alessandra Argenti Tremul, consigliere dell’Assemblea dell’Unione Italiana.

Per tutti questi motivi, l’Assemblea dell’Unione Italiana – dove sono riuniti i consiglieri eletti da tutti i nostri connazionali in Slovenia e Croazia – già da diversi anni ha sempre votato in favore del finanziamento, notevole ma necessario, affinché i programmi di Radio e TV Capodistria siano presenti sul satellite e dunque visibili da un pubblico quanto più esteso possibile. L’Unione Italiana, grazie ai fondi stanziati dal Governo Italiano, ha poi regolarmente, per tante volte, pagato questo costo.

Ebbene in questi ultimi giorni in cui sono apparsi vari appelli e sollecitazioni, giunti da diverse parti – sostiene ancora Alessandra Argenti Tremul –, quasi nessuno ha detto grazie all’Unione Italiana o al Governo italiano e tanto meno a noi rappresentanti della Comunità Nazionale riuniti nell’Assemblea UI, che abbiamo votato la proposta fatta dalla Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana che ci proponeva di aiutare RTV Capodistria.

Mi sembra quanto meno maleducato, non ringraziare chi ha sempre sostenuto questo ente. In riferimento alla visibilità dei programmi di TV Capodistria, permettetemi una piccola riflessione. Fino a una ventina di anni fa circa, in molti lo ricorderanno sicuramente, TV Capodistria si vedeva normalmente con una semplice antenna non solo in gran parte della Slovenia, ma anche in tutta l’Italia. Ora sorge spontanea la domanda: dove sono finiti i ripetitori che TV Capodistria possedeva fino al lembo più lontano della Sicilia?

Avendo mantenuto i ripetitori sicuramente oggi non ci sarebbe la necessità di finanziare la permanenza di TV Capodistria su di un satellite. E forse qualcuno, adducendo come scusa la scarsa visibilità, non si potrebbe certamente permettere di mettere in dubbio i posti di lavoro, il pane di molte famiglie (tante di connazionali) invece di difendere e aiutare TV Capodistria, cioè la nostra comunità, conclude Alessandra Argenti Tremul.

(fonte “la Voce del Popolo” 23 settembre 2013)

 

 

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