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Da Bolzano a Pola per una conoscenza reciproca (Voce del Popolo 17 ott)

È proseguito fino a toccare con mano la realtà della verticale scolastica della Comunità Nazionale Italiana di Pola, il viaggio d’istruzione compiuto in questi giorni dalla numerosa comitiva-delegazione dell’Ispettorato – Sovrintendenza scolastica della Città di Bolzano organizzato in collaborazione con l'Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana: ingresso l’altra sera alla Comunità degli Italiani di Pola per incontrare e fare conoscenza con una vita comunitaria perfettamente affiatata al nostro mondo scuola, mentre la mattina dopo è stata riservata alla visita dell’istituzione prescolare italiana “Rin Tin Tin”.
Se l’incontro alla CIP si è presentato pieno di emozioni – partecipi direttori, rappresentanti, alunni delle istituzioni scolastiche, presentazione del recital dell’elementare “Martinuzzi” illustrante la storia di Pola e quant’altro, l’esibizione canora della SAC “Lino Mariani – non meno piacevole l’ingresso alla vivace casa del “Rin Tin Tin”, con le Giornate all’insegna del pane, bambini, mamme e nonne impegnati a impastare in intima atmosfera. Una bella immagine, senza dubbio, su cui non hanno mancato di esprimere le impressioni ricavate i protagonisti del viaggio seminariale, ai quali ha fatto da cicerone per la tappa polese, Claudia Millotti, rappresentante del settore Organizzazione, sviluppo e quadri della Giunta UI, già responsabile del settore Scuola cui, in effetti, sono spettati gli onori di casa anche da presidente dell’Assemblea della Comunità degli italiani di Pola.

Noi funzioniamo così

Hanno fatto ingresso di buon’ora al “Rin Tin Tin”, ben dieci direttori didattici delle scuole elementari e medie della regione altoatesina, altrettanti direttori delle scuole dell’infanzia accompagnati da Ivan Eccli, sovrintendente scolastico designato per le scuole in lingua italiana della Provincia di Bolzano, Enzo De Paoli, ispettore per la scuola elementare della provincia, Renza Celli, ispettrice per le scuole dell’infanzia, Valter Eccli, ispettore per la seconda lingua (tedesco) sempre per la Provincia di Bolzano. In rappresentanza dell’Università Popolare di Trieste, Fabrizio Somma, direttore organizzativo per il settore Scuola, formazione, università. Nell’incontro con la direttrice del “Rin Tin Rin”, Tamara Brussich e le educatrici della scuola materna è stato interessante assistere alle domande-risposte sul funzionamento della nostra realtà prescolare, dai vantaggi alle difficoltà e specificità che si trovano sul percorso educativo durante l’anno pedagogico.

Scuola culturalmente vivace

Un po’ di impressioni, si diceva, per voce del sovrintendente Eccli: “Abbiamo avuto il piacere di conoscere le scuole italiane di Pola, riunite alla Comunità degli Italiani assieme a rappresentanti e attivisti. Ha colpito in particolare la vivacità culturale della scuola nel momento in cui hanno rappresentato la storia travagliata di Pola in maniera dinamica, attiva, con un ricco vocabolario italiano, capacità lessicali ed espressive che denotano una lunga preparazione didattica, un lavoro fatto con entusiasmo, professionalità, amore e competenza.” Confessa l’ospite altoatesino che si è rimasti colpiti da una poesia, da un verso in particolare che si porteranno via, con se, “Pola ci resterà nel cuore” (a firma di Ester Barlessi).

Sulla seconda lingua

A sua volta Enzo De Paoli ha voluto risaltare il perché della discesa in Istria: ”Dopo aver ospitato nell’ultimo triennio delegazioni di dirigenti ed insegnanti delle scuole in lingua italiana dell’Istria, abbiamo accettato volentieri di ricambiare la visita su preciso invito dell’UPT e dell’UI. Siamo particolarmente interessati alle modalità – metodologia e didattica – dell’apprendimento della seconda lingua dato che nella Provincia di Bolzano esiste una realtà bilingue legata alla presenza nel territorio di un altro gruppo etnico. Riguardo all’apprendimento della seconda lingua, a Bolzano siamo all’avanguardia – data l’esperienza di oltre cinquant’anni – e ricerchiamo modelli esemplari per migliorarne ulteriormente la qualità. Abbiamo contatti con la Catalogna, con il Canada e con la Finlandia, realtà plurilingui, e già da questo primo contatto con l’Istria e Fiume abbiamo avuto degli input e degli esempi particolarmente stimolanti. Ci hanno colpito, tra l’altro, l’immersione nelle giornate integrative alle scuole italiane di Fiume con lezioni indirizzate a bambini bilingui.”

Per conoscere la verticale

Da parte sua Fabrizio Somma ha tenuto a precisare che “questo incontro non è un’estemporanea visita decisa all’ultimo momento per ricambiare le visite fatte a Bolzano nell’occasione dei seminari organizzati nell’ambito UI-UPT per l’aggiornamento professionale di insegnanti e docenti di ogni ordine e grado, ma è stata, invece, una programmazione ben definita e concordata da mesi tra gli organi direttivi dell’UI e UPT e dell’Ispettorato scolastico provinciale di Bolzano. Abbiamo voluto rappresentare tutta la verticale scolastica dai nidi ai due corsi universitari realizzati in convenzione tra l’Università di Pola, l’Università di Trieste per il tramite dell’UI-UPT con diretta attenzione del Governo italiano. Siamo orgogliosi di aver potuto rappresentare il risultato della collaborazione nell’ambito scolastico in Istria e Fiume e di aver ricevuto dei commenti più che lusinghieri da parte di rappresentanti di strutture italiane con simili sistemi e modelli d’insegnamento d’eccellenza in Italia.”

Binomio Scuola – Comunità

Unendosi al coro delle considerazioni, Claudia Millotti si è detta compiaciuta della sinergia perfetta tra Comunità e scuola con cui ci si è presentati ai graditi ospiti, regalando così una visione dell’attuale mondo scuola proiettata però verso progetti futuri di ampio respiro. La scuola ha dimostrato di vivere in maniera naturale la sede comunitaria, di adempiere alle sue funzioni principali che sono formazione didattica, tutela della memoria storica senza pregiudizi di lingue e di etnie. Hanno dimostrato di essere ragazzi che vivono già in quel futuro europeo che costruiamo nell’auspicio di tutti. È stata una serata, quella alla CIP, emotivamente molto sentita con il dialetto polesano intercalato alla bella lingua italiana. Terminata con il bis del “Va pensiero” verdiano dell’applaudita 'Lino Mariani'.”

Arletta Fonio Grubiša

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