ANVGD_cover-post-no-img

Croazia in UE senza meccanismi di controllo (Voce del Popolo 02 apr)

BRUXELLES – A Bruxelles il commissario europeo all’Allargamento, Štefan Fuele, in un’intervista ha dichiarato che “la Croazia negli ultimi mesi ha proceduto molto bene nei negoziati di adesione, tanto che non si vedono problemi che non si possano risolvere. Per questa ragione dovrebbe entrare nell’Unione Europea senza meccanismi di controllo, come quelli introdotti per la Romania e la Bulgaria. Siamo talmente indirizzati alla qualità delle trattative di preadesione che non c’è posto per speculazioni o per un eventuale sistema di controllo. In questo senso, sono consapevole delle mia responsabilità, che considero molto seriamente. Non sto lavorando al processo di adesione per cercare un meccanismo simile”, ha precisato Fuele.

PASSI AVANTI Il commissario all’Allargamento ha voluto aggiungere che “abbiamo imparato molte lezioni dai precedenti allargamenti: adesso la nostra attenzione è incentrata sulle misure per chiudere i capitoli, perché queste dimostrano quanto uno Stato sia pronto per entrare nell’UE. “La Croazia negli ultimi mesi ha fatto ottimi passi avanti e siamo veramente in dirittura d’arrivo con le trattative. Non ci sono questioni né sfide che la Croazia non possa risolvere con l’aiuto della Commissione europea”, ha concluso Fuele.

STEINBERG NELLA REGIONE Intanto il sostituto del segretario di Stato americano James Steinberg, che la settimana prossima visiterà l’Europa sud orientale, ha dichiarato che la Croazia, come Stato leader in Regione, deve assumere fermamente la sua posizione nella comunità euroatlantica. “Noi crediamo che l’entrata della Croazia nell’Unione Europea sia in linea con la sua inclusione nella NATO, posizione che deve assumere, come Stato leader in Regione”. Steinberg, incaricato delle questioni politiche, dal 6 all’8 aprile visiterà la Slovenia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia e il Kosovo. Alla domanda sui progressi compiuti da Croazia e Slovenia nella soluzione delle questioni aperte per il tramite dell’accordo di arbitrato, James Steinberg ha risposto che gli USA faranno di tutto per incoraggiare i due Stati a “una collaborazione costruttiva, ovvero a proseguire con decisione sulla buona strada che hanno intrapreso”.

BISOGNA ESSERE FLESSIBILI In tal senso ha invitato la Croazia e la Slovenia a mostrare flessibilità e sensibilità, nell’interesse comune: “Si tratta di decisioni interne che devono essere prese dai rispettivi leader, però è importante tenere a mente che in tal maniera ‘riceveranno un premio maggiore’. Perché tutti, non solamente Zagabria e Lubiana, trarranno giovamento dall’entrata della Croazia nell’UE. I due Stati devono pensare ai possibili vantaggi e dimostrare flessibilità e sensibilità mentre avanzano verso la soluzione”. Steinberg ha sottolineato che la Slovenia, come la Croazia, “è un modello molto positivo e tutti gli altri Stati della Regione possono dedurre che esiste l’opportunità e una via aperta anche per loro”. Infine, il funzionario americano ha ricordato che l’amministrazione vigente ha appoggiato dall’inizio l’idea che gli USA rimangano fermamente dediti alla creazione di Balcani stabili e avanzati, aiutando tutti gli Stati in Regione a realizzare le proprie aspirazioni europee ed euroatlantiche, incitandoli a migliorare il proprio Stato di diritto, a lottare contro la corruzione e la criminalità organizzata, nonché a sviluppare le possibilità economiche per tutti i popoli in Regione”.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.