Latina è stata il "quartier generale" dell'ultima impresa del campione olimpi-co Nino Benvenuti: portare in Italia il grande avversario di ring Emile Griffith, mito sul lastrico e malato di Alzhaimer, per aiutarlo. Il 4 marzo del '68, Benvenuti riconquistò il titolo mondiale dei pesi medi battendo Griffith al terzo incontro. Una sfida che entrò nella storia del pugilato.
«Ho sempre pensato che se non ci fosse stato Emilio non ci sarei stato nemmeno io – ha dichiarato Nino Benvenuti, 72 anni, esule da Isola d'Istria – vengo a sapere che è in gravi difficoltà economiche, vive con un sussidio dei servizi sociali che serve per mangiare e pagare l'affitto, ma non basta a comprare le medicine. Non potevo rimanere inerme. Siamo diventati amici dopo l'ultimo dei tre nostri incontri del marzo 1968. Sono stato a trovarlo a New York, a Natale, il periodo in cui si soffre di più se le cose non vanno bene. Per raccontare le emozioni che ho provato non basterebbe l'intero giornale. Tornato in Italia ho pensato di organizzare qualcosa che permettesse ad Emilio di avere una vecchiaia tranquilla. Credo che con la risposta che ho avuto dai tanti sportivi italiani, potrò istituire un vitalizio che gli permetterà di affrontare il futuro serenamente. Iniziare questo match da Latina mi onora moltissimo». La partenza ufficiale della maratona di solidarietà è stata il 29 aprile, alle ore 18, al teatro D'Annunzio di Latina, con la diretta Rai e la presenza di Mario Mattioli, giornalista e conduttore televisivo.
Oltre al Vice Presidente dell’ANVGD comitato di Latina all’evento hanno presenziato Luciano Ferrari della Magic Cooker, il Presidente del Coni Provinciale Gianni Biondi, la Federazione Nazionale Gioco Calcio Lega Dilettanti, il Gruppo Montemurro ed Iso, il Panathlon con Massimo Zichi, il Circolo dei Buongustai, l’Anap Confartigianato, la Onlus Anziano Fragile, l’Università La Sapienza di Roma.