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Con 5.000 volumi nasce la Fondazione Bettiza (Resto del Carlino 26 set)

RAVENNA «I LIBRI e le carte, che dopo una lunga meditazione con An­tonio Patuelli ho deciso di por­tare a Ravenna, sono il frutto di una vita di lavoro luogo iti­nerari che mi hanno portato in giro per il mondo a raccontare i grandi cambiamenti: dalla Ci­na alla Russia, alla Jugoslavia. Mate­riali utili per gli ap­passionati di storia ma anche per gli studenti universita­ri».

Enzo Bettiza com­menta così la deci­sione di donare al­la Fondazione Cas­sa di Risparmio di Ravenna oltre 5.000 volumi, tra i quali 'Esilio' che gli valse un premio Campiello, nume­rosi quaderni di viaggio in ogni parte del mondo, articoli dì giornale pubblicati come in­viato speciale. Un ricco patri­monio culturale da oggi raccol­to nella Fondazione Enzo Bet­tiza, nata per iniziativa della stessa Fondazione Cassa presie­duta da Lanfranco Gualtieri. La raccolta di volumi e scritti sarà ospitata nei Chiostri Fran­cescani. «Con la nascita della Fondazione Bettiza — commenta il presidente della Cas­sa, Antonio Patuelli — si arric­chisce il patrimonio della città, candidata a capitale europea della Cultura per il 2019. Betti­za, nato in Dalmazia, ha una spiccata sensibilità che riversa in tutti i suoi scritti che riguar­dano in un qualche modo le vi­cende delle due sponde dell'Adria­tico. Era per noi naturale ed un ono­re, visto l'impegno che da sempre pro­fondiamo nella tu­tela del patrimo­nio culturale attra­verso acquisizioni mirate, poter met­tere a disposizione dei ravennati e di tutti gli studiosi questa grande rac­colta». Soddisfazio­ne per la nascita della Fondazione Bettiza è sta­ta espressa dal sindaco Fabri­zio Matteucci che, riferendosi alla candidatura della città a Capitale europea della cultura, commenta: «La nascita della Fondazione è certamente una carta in più che possiamo gio­carci in questa avventura».

 

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