POLA L'Istria oltre agli ottimi rapporti con il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, ha trovato un altro importante partner del Bel Paese: la Regione Lazio. Alla Camera di commercio istriana si è svolto l'incontro tra una ventina d’imprenditori italiani e croati operanti nell'industria manifatturiera, edilizia, turismo e commercio intenzionati a individuare sbocchi d'affari comuni, rivolti anche a mercati lontani. L'incontro è stato promosso dal Consorzio Rome dalla Camera di commercio di Roma e dall'ente camerale istriano. Alla fine è stato sottoscritto un accordo di cooperazione i cui firmatari sono la Camera di commercio istriana, l'Associazione della piccola e media impresa della Regione Lazio, nell'ambito della quale opera il Consorzio Rome. Che cosa comporta il documento? Anzitutto si apre la possibilità d’istituire degli sportelli informativi incrociati alla Camera istriana e la Regione Lazio, a disposizione delle imprese delle due realtà territoriali. Giovanni Quintieri, consulente dell'ente camerale di Roma, ha sottolineato che se due camere si frequentano e collaborano, aumenta l'interazione con maggiori probabilità di successi commerciali.
Dunque un sostegno reciproco, prezioso in questi tempi di crisi. Poi il Consorzio italiano si è detto disponibile ad accogliere gli imprenditori croati nelle sue missioni all'estero. La presidente della Camera istriana Jasna Jaklin Majetic è stata reale e sincera nel valutare che le maggiori aspettative in questo accordo arrivano da parte istriana, tenuto conto delle dimensioni, del livello di progresso del Lazio e delle grandi opportunità economiche che ha saputo creare. Ma qual' è la realtà degli cambi economici tra l'Istria e l'Italia? Qualche cifra: nel 2009 l'export istriano complessivo è stato di 946 milioni di dollari, di cui 578 milioni ovvero il 61% è finito sul mercato italiano. (p.r.)
