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Chiude il Consolato di Spalato: «Siamo condannati all’emarginazione» – 25set13

La decisione definitiva della Farnesina di chiudere il Consolato Italiano a Spalato ha suscitato grande delusione nelle file dei connazionali dalmati. A confermarcelo è stata la segretaria della Comunità degli Italiani di Spalato, Antonella Tudor Tomaš. “Siamo rimasti molto dispiaciuti, anche in considerazione dell’impegno profuso nell’agosto scorso nel tentativo di salvaguardare il nostro Consolato”, ha dichiarato la nostra interlocutrice. Lo scorso mese, infatti, gli attivisti della CI di Spalato, nel tentativo di dissuadere Roma dall’idea di chiudere il Consolato, hanno promosso una petizione che in seguito è stata estesa anche a Lesina (Hvar), Zara, Sebenico e persino sulla Rete. Nell’arco di pochi giorni i connazionali in Dalmazia sono riusciti a raccogliere oltre 3.000 firme di sostegno alla loro causa. Sforzi che però non hanno prodotto il risultato sperato.

“Da quanto ci risulta – ha osservato Antonella Tudor Tomaš – in merito alla sorte del nostro Consolato al ministero italiano degli Affari esteri si è discusso molto, ad ogni modo di più rispetto alle altre sedi consolari (circa una dozzina, nda) che si apprestano a condividere la sorte di quella di Spalato”. “Suppongo – ha proseguito – che ciò sia dovuto alle nostre molteplici iniziative. Purtroppo si tratta di una magra consolazione”.

La segretaria della CI di via Baiamonti ha ricordato che, oltre alla raccolta di firme, i connazionali in Dalmazia hanno anche inviato diversi appelli al MAE, ai deputati e ai senatori del Parlamento Italiano. “Sembra che sia nel nostro destino rimanere emarginati e isolati. Ora non ci resta che sperare che a Spalato l’Italia nomini perlomeno un console onorario”, ha rilevato Antonella Tudor Tomaš.

Stando allo stato attuale delle cose, il Consolato d’Italia a Spalato dovrebbe chiudere i battenti il 30 novembre prossimo. Le sue competenze passeranno al Consolato generale d’Italia a Fiume. Nell’illustrare in Parlamento il piano di razionalizzazione delle sedi consolari all’estero, il viceministro degli Esteri italiano, Marta Dassù, ha puntualizzato che la Farnesina si è attenuta a quattro direttrici: si punta al risparmio economico dovuto alla spending review, a razionalizzare le risorse umane, a liberare le risorse per una presenza negli Stati emergenti, nonché a offrire servizi sostitutivi alle collettività residenti nelle circoscrizioni dove chiuderanno le sedi.

Krsto Babić
“la Voce del Popolo” 24 settembre 2013

 

 

 

La Comunità italiana di Spalato ha promosso negli scorsi mesi una petizione pubblica a favore del mantenimento del Consolato italiano (foto www.editfiume.com)

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