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Campagna mediatica per la medaglia a Zara (Slobodna Dalmacija 22 lug)

Avviata nuovamente una vigorosa campagna mediatica per il conferimento dell'onorificenza all'amministrazione cittadina del 1944.

Esuli zaratini: Non rinunciamo alla nostra „ Dresda adriatica“; Vrancic: nostalgia irredentistica.
 

„Zara diventa nuovamente un caso nazionale ?“ – scrive „ Il Piccolo“ di Trieste nel numero del 18 luglio scorso, commentando la sempre piu' vigorosa campagna di stampa mediatica e politica che e' sdivampata un'altra volta, dopo il recente incontro a Trieste fra Josipovic, Napolitano, Turk.

Finalita' della campagna e' portare a termine un'iniziativa intrapresa e congelata ancora nel 2001, relativa alla medaglia d'oro all'ultima amministrazione italiana della Citta' di Zara, anno 1944,  onorificenza statale che il Presidente Italiano conferisce.

Nove anni fa, l'allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi conferi' l'onorificenza in parola a Zara italiana,  ma dopo le aspre  proteste diplomatiche inoltrate a Roma dal Governo di Racan, l'intero procedimento fu „congelato“, cosicche' ad oggi non ha ancora avuto luogo la cerimonia con la quale sarebbe dovuta essere appuntata la medaglia sul gonfalone della Citta' di Zara , sotto la sovranita' italiana.

Un siffatto epilogo della faccenda tranquillizzo' la diplomazia croata, ma deluse profondamente le aspettative di parte della politica italiana, in ispecie quelle delle associazioni degli esuli, che caldeggioarono per decenni una delibera in tal senso.

E tuttavia, dalle proteste diplomatiche dell'epoca non trasse concrete utilita' nemmeno Zagabria, perche' i rapporti con la limitrofa Italia si raffreddarono proprio nel momento in cui il sostegno di Roma alle ambizioni europee della Croazia appariva decisivo.

Nove anni dopo, il 17/07/2010, l'influente quotidiano nazionale „ Corriere della Sera“  ha dedicato alla storia di Zara due intere pagine,  rappresentando l'indisponibilita'-chiusura dell'attuale amministrazione cittadina alle diversita' culturali e nazionali.

Gli autori del testo, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella,  ricordano come la tabella-iscrizione posta all'ingresso del palazzo della Comunita' Italiana fosse stata danneggiata la sera stessa della sua apposizione, ed immediatamenete  dopo la cerimonia d'inaugurazione della sede.

„ Zara, citta' nella quale e' stata cancellata ogni traccia „ e' il titolo del servizio pubblicato nel „ Corriere della Sera „  , foglio di grande tiratura; nel testo si discorre tra l'altro delle innumerevoli difficolta' ed ostacoli sulla via dell'attuazione d'un asilo italiano nell'odierna Zara, citta' nella quale, sino al 1945, l'85% della popolazione era costituito da Italiani. Al „ Corriere „ si e' riallacciato il giorno dopo, 18 luglio, pure il triestino „ Il Piccolo „  , coll'articolo „ Zara, cancellata ogni italiana memoria „ , nel quale il noto Zaratino, Renzo de' Vidovich,  a capo della comunita' degli esuli di Trieste, ha auspicato che, dopo l'incontro fra Josipovic e Napolitano, potesse infine compiersi il procedimento di assegnazione della medaglia d'oro a Zara italiana.

Dopo la simbolica riappacificazione dei tre Presidenti, e' tempo di passi concreti – afferma il de' Vidovich –  giudicando che, nel nuovo clima d'amicizia, non si ripeteranno le incomprensioni ed i contrasti del 2001. Nel 2001, la diplomazia croata protesto' addirittura presso Washington per via della delibera sulla medaglia d'oro a Zara, esigendo dalla prima potenza mondiale che facesse pressioni su Roma affinche' quest'ultima desistesse dal conferimento dell'onorificenza all'  „ Amministrazione fascista di Zara „ della fine del Secondo Conflitto Mondiale.

La parte italiana, nondimeno, respinse ogni eccezione circa il fatto che si volesse conferire l'onorificenza al fascismo, ribadendo che si trattava di riconoscimento a  Citta' rasa al suolo  nel corso di 54 bombardamenti alleati e dalla quale esodarono migliaia d'Italiani , cittadini autoctoni, sino ad allora, di  una piccola  provincia italiana che, come ama dire Ottavio Missoni, esiste oggi unicamente nel suo „ amore  e ricordo „. Gli Zaratini esuli affermeranno che Zara fu trasformata, sotto l'imperversare delle bombe alleate del 1943/1944, in una „ Dresda adriatica „.

Ministero degli Esteri e delle Integrazioni Europee.

Qual e' oggi la posizione  del Ministero sulla questione e come si reagirebbe nell'ipotesi che l'attuale Presidente d'Italia, Giorgio Napolitano, portasse a termine la procedura del conferimento della medaglia d'oro all'ultima amministrazione italiana di Zara ?

– Siamo del parere che le questioni del passato, ivi compresa quella dell'assegnazione di onorificenza all'ultima amministrazione italiana di Zara del 1943/1944,costituiscano argomento chiuso e sottolineiamo che le personalita' piu' autorevoli di entrambe le parti hanno riconfermato, in piu' d'una occasione,  che i due Stati desiderano costruire un comune futuro europeo, nel dialogo e nella tolleranza. Un messaggio di tale contenuto, rimarcante valori che uniscono, e' stato divulgato pure in occasione del recente incontro fra i Presidenti d'Italia, Croazia e Slovenia a Trieste – e' il tenore della risposta che abbiamo ottenuto da Mario Dragun, portavoce di Jadronkovic.

Picula: esperimmo un'offensiva diplomatica.

Nel 2001, il responsabile  pro-tempore della diplomazia croata, Tonino Picula , guido' un'offensiva diplomatica contro l'assegnazione della medaglia d'oro all'ultima amministrazione italiana di Zara.

– Della decisione di Ciampi di conferire all'ultima, italiana, e dunque indubbiamente fascista amministrazione di Zara, una medaglia d'oro, e della posizione ufficiale di Zagabria informai tutti i Governi degli Stati Europei ed inviai pure un messaggio ( „non paper“) a Washington. Ebbi lunghi ed estenuanti colloqui col responsabile diplomatico dell'epoca, Renato Ruggiero, che, per la verita', non condivideva a titolo personale la delibera di Ciampi e tuttavia si rifiuto' di presenziare alla cerimonia della firma dell'Accordo Croato di Stabilizzazione ed Associazione all'Unione Europea.  Ebbi pure un colloquio molto teso con Javier Solana , presso il quale reagi' la parte italiana, facendogli intendere come Roma si attendesse dalla Croazia il rispetto dei sentimenti nazionali Italiani.
 

Senol Selimovic

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