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Bilinguismo, tante le lacune (Voce del Popolo 24 feb)

ZAGABRIA – Numerosi i passi avanti registrati, ma rimane ancora ampio spazio per migliorare ulteriormente. Così, in estrema sintesi, i deputati del Sabor esprimendosi in merito all’attuazione delle norme contenute nella Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali. La relazione presentata nell’aula parlamentare ha evidenziato, infatti, il superamento di diversi problemi che avevano contraddistinto la situazione nel periodo precedente, ma ha anche confermato che i problemi in fatto di attuazione delle norme di tutela continuano a perdurare. In particolare, il deputato della Comunità Nazionale Italiana, Furio Radin, ha sottolineato le difficoltà registrate in tema di bilinguismo, ovvero la mancata osservanza delle disposizioni che assicurano il rispetto dei diritti linguistici degli appartenenti alle etnie.

RAPPRESENTANZA Per Mile Horvat (SDSS), invece, va prestata attenzione al fatto che numerose unità di autogoverno locale (Città e Comuni) non hanno ottemperato all’obbligo di allineamento delle norme statutarie alle disposizioni della Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali. La conseguenza diretta di questo mancato adeguamento – ha spiegato –, è l’impossibilità di procedere con l’indizione delle elezioni suppletive che garantirebbero la rappresentanza agli appartenenti alle minoranze in seno agli organi statutari cittadini e comunali. Una conseguenza grave che dovrebbe comportare una sanzione a carico di quanti non hanno provveduto ad adeguare gli Statuti e che, così facendo, hanno violato la legge.

SI ESPRIMA IL GOVERNO Nel prosieguo del suo intervento Horvat ha portato all’attenzione dei deputati anche il problema dell’accesso ai media, ovvero della scarsa attenzione dei mezzi di comunicazione di massa per i temi attinenti al mondo delle minoranze. Un problema che evidentemente non riguarda soltanto i media, almeno a sentire la rappresentante dell’etnia ceca, Zdenka Čuhnil, che ha stigmatizzato lo scarso interesse dimostrato dai deputati per il dibattito vertente sull’attuazione della Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali. In questo contesto, inoltre, i deputati delle etnie hanno espresso il loro rammarico per il fatto che la presentazione del rapporto sull’attuazione della normativa sia giunta ben oltre i termini previsti. Un appunto al quale ha risposto il vicepremier Slobodan Uzelac, che ha giustificato il ritardo affermando che “il processo di raccolta dei dati rilevati ed elaborati dalle unità di autogoverno locale e territoriale è molto lento”. Una spiegazione che ha convinto soltanto in parte e che ha portato i deputati a chiedere al governo di esprimere il proprio parere in merito allo stato dell’arte, e a proporre le misure da attuare per superare i problemi che ancora si registrano.

RISULTATI POSITIVI Per quanto riguarda, invece, i risultati positivi conseguiti in tema di tutela dei diritti delle etnie da rilevare i miglioramenti registrati nel mondo della scuola, la tendenza positiva in fatto di libertà religiose e l’aumento dei fondi destinati alle comunità religiose e alla tutela dei beni culturali. Ancora in tema di minoranze nazionali da rilevare che oggi si riunirà a porte chiuse il Consiglio nazionale per le minoranze, che dovrà approvare il programma di lavoro per il 2010. Nel corso della sessione il Consiglio presieduto da Aleksandar Tolnauer discuterà anche la proposta di ripartizione dei mezzi di bilancio alle organizzazioni non governative e alle associazioni delle minoranze per la realizzazione dei programmi di autonomia culturale nell’anno in corso. La ripartizione, a quanto si apprende, sarà approvata nel corso della prossima sessione del Consiglio. (chb)

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