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BASOVIZZA: ONORE PER VITTIME, PREGHIERE PER CARNEFICI

''La foiba diventa una cattedra che ci insegna la piu' preziosa e la piu' utile delle lezioni di storia: se vogliamo la pace dobbiamo sempre rispettare la dignita' della persona umana''. Lo ha detto il vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, celebrando la Messa alla foiba di Basovizza, nel Giorno del Ricordo, presenti le massime autorita' del Friuli Venezia Giulia. ''A questa cattedra di vita dobbiamo portare i nostri giovani – ha proseguito Crepaldi -: impareranno qui la lezione piu' necessaria per la loro formazione; dobbiamo portare qui i dimentichi di Dio affinche' capiscono che le foibe nascono quando le sorti dell'umanita' finiscono nelle mani ballerine degli uomini invece di restare in quelle solide di Dio; dobbiamo portare qui quanti sono infervorati da ciechi fondamentalismi ideologici per far loro conoscere il prezzo delle loro idee distruttive. Qui dobbiamo venire tutti per imparare, con cuore buono e limpido, a coltivare il bene, costruendo ogni giorno i ponti della pace, dedicando forza e volonta' alle opera della giustizia e coltivando l'ideale evangelico della fraternita' umana''.

Crepaldi ha fra l'altro ricordato che la foiba di Basovizza che ''e' stata designata ad essere, dalla volonta' di pace e di bene di tante persone, il monumento al ricordo delle tragiche vicende che si sono consumate, con una sconcertante efferatezza, in questi luoghi''. Invitando a ricordare e pregare, Crepaldi ha consegnato ''alla misericordia del Signore i tanti che sono stati vittime dell'odio, i loro parenti che ancora portano stampigliate sulla pelle della loro anima i segni brucianti di ferite dolorose''. Ma – ha aggiunto – ''affidiamo a Dio anche coloro che furono i carnefici, affinche' il Signore, che tutto considera con l'occhio dell'equita', della giustizia e della misericordia, trovi il modo per riparare una pagina disastrosa della storia degli uomini''.

(ASCA)

 

''Ricordare non per rinfocolare antichi rancori o per dividere, ma per onorare il passato e costruire un futuro sempre solidamente fondato su quei principi di liberta' e democrazia che ancora oggi, a 150 dall'Unita nazionale, ci fanno sentire fieri di essere italiani''. Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, alla Foiba di Basovizza (Trieste), dove questa mattina si e' svolta la manifestazione ufficiale del Giorno del Ricordo.

Davanti ai labari delle associazioni combattentistiche e d'arma, a migliaia di reduci dell'esodo giuliano-dalmata e di personalita' politiche e religiose del Friuli Venezia Giulia, Dipiazza, il cui mandato scadra' a maggio, si e' detto orgoglioso di aver guidato l'amministrazione comunale ''che, in questo spazio dove prima c'era solamente una lapide, ha realizzato un 'monumento nazionale' degno della memoria del martirio delle foibe''.

(ANSA)

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