Antonio Macchi in mostra nella sua Rovigno

La Comunità degli italiani “Pino Budicin” di Rovigno e l’Associazione Artistico Culturale “Giusto Curto” hanno organizzato congiuntamente la mostra d’arte delle opere del pittore rovignese Antonio Toni Macchi, intitolata “La sua Rovigno”. La mostra si tiene nel Centro multimediale di Rovigno dal 3 fino al 29 marzo.

All’inaugurazione, del 3 marzo 2023, con il CMM gremito all’inverosimile, sono intervenuti il vice presidente della CI di Rovigno Matteo Tromba, il vicesindaco David Modrušan, il presidente della Giunta dell’Unione Italiana Marin Corva, il presidente del Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana Gianclaudio Pellizzer, lo scrittore Elio Velan, lo storico d’arte Marino Baldini, la nipote dell’artista Lilia Macchi,  la Società Artistico Culturale “Marco Garbin” della CI di Rovigno, che ha cantato l’Inno all’Istria, e alla pari dei  Canturi dell’AAC “Giusto Curto”, canzoni della tradizione rovignese e istriana. Presente anche Libero Benussi che a Macchi ha dedicato una profonda poesia in rovignese che rivela il recondito messaggio del Pittore. Infatti, molte sue opere s’ispirano alle origini della città, alla sua vitalità autentica, e alla silenziosa protesta di chi si rifugia nell’arte per lasciare testimonianza di una civiltà oramai rarefatta e  in pericolo d’estinzione.

Antonio Toni Macchi (Rovigno 1897-1981) è un artista che ha saputo mettere in opera, su vari supporti (dalla tela, al compensato marino, arrivando alle pitture su intonaco e alle vetrate), lo spirito rovignese e quello che è il suo immaginario collettivo. Egli ha saputo, con talento e maestria, raffigurare i momenti della quotidianità rovignese, trasformando i sentimenti astratti e intangibili in un’opera d’arte che rappresenta, oggi e per sempre, un incommensurabile bene materiale. Autodidatta, fece anche l’imbianchino, visse per nove anni a Cuba, dove eseguì le vetrate del Campidoglio e dell’Ospedale della Maternità, nonché affreschi in molte ville e palazzi cubani. In Istria ha affrescato fra l’altro le chiese di S.Francesco a Rovigno, il duomo di Orsera, di Barbana,e  di Raccottole di Montona. Eufemia Giuliana Budicin, residente a Roma, ha rappresentato l’ANVGD e la Famìa Ruvignisa. Alla mostra farà seguito la pubblicazione di una monografia dedicata all’opera dell’artista. Sono stati invitati tutti coloro che posseggono opere di Macchi d’inviare le foto alla Comunità Italiana di Rovigno, affinché vengano inserite nella monografia: già molti hanno risposto all’invito, fra cui esuli e loro discendenti.

Qualcuno ha cancellato le scritte italiane sul manifesto che annunciava la mostra. Un atto che ha suscitato diverse reazioni di condanna tra le quali quella del vicesindaco italiano David Modrušan.

Eufemia Giuliana Budicin

Foto tratta da Istrianet

 

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