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ANSA – 291007 – Tour della romanità in FVG

(ANSA) – TRIESTE, 29 OTT – Alla scoperta dell'arte romana in Friuli Venezia Giulia, tra mosaici, antiche basiliche e dimore private, in un percorso culturale che tocca i luoghi che hanno segnato la storia. Aquileia, Cividale del Friuli, Zuglio, Trieste e Pordenone sono solo alcune delle mete che, tra i monti e il mare, custodiscono numerose vestigia che testimoniano la grandezza di un'epoca. Ancora oggi le strade percorrono antichi tracciati romani, indicando l'importanza commerciale di questa terra: dal Veneto giungono ad Aquileia le vie Annia e Postumia. Altre strade da Aquileia partono verso l'Austria (via Iulia Augusta) e la Germania, l'Istria, la Dalmazia. La via Flavia metteva in collegamento Trieste con Pola. Aquileia venne fondata dai Romani nel 181 a.C. che ne fecero un importante nodo di comunicazione. Nella vicina Grado ebbe il suo porto, dove arrivavano le navi che dopo, per via fluviale, giungevano nella periferia della città. Eccezionali per ricchezza e raffinatezza sono i suoi mosaici, insieme alle numerose statue, rilievi, ritratti e documentazioni epigrafiche. Ma la località si distinse anche per la produzione di gemme intagliate, di paste vitree, di vetri lavorati. Nel Museo Archeologico Nazionale spicca la raccolta delle gemme e delle ambre, di cui la città era il punto centrale per lo smistamento commerciale. Oggi sono visitabili il Porto Fluviale, la Via Sacra, la Basilica, il Mausoleo, gli scavi delle Terme, l'Anfiteatro e i resti di abitazioni private. Proseguendo verso nord si giunge a Cividale del Friuli, fondata da Giulio Cesare tra il 56 e il 50 a.C. Il nome Friuli deriva da Forum Julii, il suo antico nome. Qui si possono ammirare scavi di epoca romana e monumenti di pregio, oltre alle straordinarie testimonianze conservate nel Museo Archeologico Nazionale e nel suo lapidario. Salendo ancora, si giunge a Zuglio, fondata nel 52 a.C. col nome di Julium Carnicum, sulla via naturale legata al Norico (vecchia regione circoscritta dal Danubio, dalla Rezia alle alpi della Carnia e dalla Pannonia). Zuglio vantava diversi edifici pubblici e fra questi il Foro, la basilica, le terme e almeno tre templi e il mercato. Oggi, a testimonianza di tutto questo, rimangono i resti del Foro e della basilica, datata nella prima Età Augustea, e una pregevolissima testa di bronzo, uno dei più bei esempi di scultura romana in bronzo, che oggi si può ammirare nel museo di Cividale. Scendendo sul mare, c'é Trieste, divenuta romana nel 198 a.C, nata sul colle di San Giusto come piccola fortificazione con mura. Oggi, molti dei ritrovamenti sono custoditi nei Musei civici di storia e arte. Altri sono visibili a fianco del Castello, dove si trova l'Orto Lapidario, che custodisce iscrizioni, sculture, bassorilievi e frammenti architettonici dell'epoca. O sul piazzale, dove si possono ammirare le colonne della basilica forense. Scendendo dal colle di San Giusto verso il mare si potrà apprezzare l'Arco di Riccardo, una delle maggiori opere conservate, fino a giungere al Teatro Romano, che poteva accogliere più di seimila spettatori. Una sosta merita Concordia Sagittaria, fondata nel 42 a.C., a mezza strada fra Aquileia e Altino sulla via Annia, famosa per le sue fabbriche d'armi. Concordia era un noto emporio commerciale, ricco di monumenti, con il Foro, un tempio e l'arsenale militare. Quanto rimasto di questo straordinario passato è conservato oggi nel museo di Portogruaro. Tappa concluvia del viaggio è Torre di Pordenone. Nei dintorni sono state trovate tracce del porto fluviale sul Noncello di Porto Naonis, con le terme decorate con mosaici di gusto ellenistico, oggi custodite nel Museo di Torre di Pordenone. (ANSA).

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