titomuro

Affiorano altre vittime dei titini dalla fossa comune di Mostec

Il compianto William Klinger aveva evidenziato nei suoi studi che il consolidarsi della dittatura comunista di Josip Broz Tito in Jugoslavia e nelle terre strappate all’Italia aveva avuto tutti i crismi di una rivoluzione. Una rivoluzione sociale, con il rovesciamento delle classi dirigenti tradizionali; ma anche istituzionale, con la fine della monarchia e l’avvento del regime comunista; e, per quel che ci riguarda, nazionale con l’epurazione e la persecuzione politica delle figure di spicco della società civile italiana e la pulizia etnica dell’esodo del 90% degli italiani autoctoni d’Istria, Carnaro e Dalmazia.

E siccome, come chiosava Mao, la rivoluzione non è un pranzo di gala, questo rovesciamento politico è stato accompagnato da stragi e carneficine compiute dalle milizie comuniste titine, che hanno colpito non solo gli ex rappresentanti fascisti o i collaborazionisti dei nazisti ovvero i nazionalisti anticomunisti slavi, ma anche le loro famiglie e migliaia di altri civili che potevano rappresentare un’opposizione al consolidarsi della dittatura.

Nella Slovenia meridionale ulteriori scavi hanno ampliato il numero delle vittime di questa carneficina che erano state occultate nella fossa comune di Mostec. [LS] 

Il Piccolo - 27/06/2022
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