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A San Lazzaro presto monumento agli Infoibati

Sarà San Lazzaro, grazie all’allora consigliere Giuliano Host e al sindaco Aldo Bacchiocchi che ne accolse l’idea, il primo Comune della provincia bolognese ad avere una via dedicata ai Martiri delle Foibe. Nella primavera del 2012, grazie al consigliere Omer Maurizzi e al sindaco Marco Macciantelli, sarà anche il primo della Regione ad avere un monumento a ricordo di quel dramma». Parole del presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Marino Segnan, in occasione della presentazione del progetto che sarà realizzato dal noto scultore Achille Ghidini.

 

«L’opera che andrà a realizzare per San Lazzaro – ha detto Macciantelli – manterrà viva la memoria di un’Europa che nel secolo scorso fu attraversata da momenti drammatici: due guerre mondiali, città e nazioni divise, genocidi e popolazioni costrette a fuggire dai luoghi natii. Come gli esuli giuliani e dalmati che hanno avuto i loro martiri gettati nelle foibe carsiche dell’Istria. Monumento che sarà collocato in una via centrale nel senso di poter trasmettere più degnamente quella memoria tragica per tanti italiani».

 

Omer Maurizzi ha apprezzato il fatto «che negli ultimi anni si possano degnamente ricordare i tanti civili inermi gettati nelle foibe dai partigiani titini solo perché italiani come in una sorta di pulizia etnica. Come ha poi precisato Segnan, «per la realizzazione del monumento sono già previsti contributi da parte dell’Associazione degli esuli, dello Stato a sostegno delle iniziative dell’associazione, del Comune di San Lazzaro e, speriamo, anche da aziende e privati cittadini. Chiunque darà un contributo avrà il nome inciso su una targa di bronzo affissa al monumento».

 

Come ha spiegato l’artista «l’opera sarà composta da un basamento di roccia da cui si elevano braccia di bronzo come alberi che cercano il sole e la vita. Ho accettato questa idea anche nel ricordo dei miei genitori uccisi dai tedeschi a Marzabotto. E lo farò tenendo conto di questo sentimento come monito contro ogni guerra». Parole applaudite dagli esuli giuliani e dalmati intervenuti alla presentazione.

 

(fonte www.edicola.linformazione.com)

 

Il monumento nella elaborazione al computer

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