POLA Per la prima volta un premier croato visita la Comunità degli italiani del maggiore centro istriano, Pola. Nella sala maggiore del sodalizio dei connazionali, Jadranka Kosor oggi incontra i massimi esponenti dell'Unione italiana, alla presenza degli esponenti delle sue istituzioni e di tutte le Comunità.
Al centro dei colloqui la posizione degli italiani nel tessuto sociale croato. A parte le critiche e contestazioni per la scarsa efficienza del governo nei tentativi di rilanciare l'economia del Paese, alla premier Kosor va sicuramente riconosciuto il merito di avere detto «sì» alla richiesta del voto aggiuntivo per gli italiani, una battaglia che il loro deputato Furio Radin ha combattuto per un ventennio. La premier inoltre ha dato il suo appoggio a un'altra importante richiesta: l'introduzione del bilinguismo sull'Ipsilon istriana che durante i lavori per il raddoppio di corsie tra Pola e Canfanaro era stato semplicemente ignorato. Ci riferiamo ai cartelli segnaletici che per legge devono riportare anche la denominazione italiana delle località sulla costa occidentale della Penisola istriana. In precedenza il primo ministro croato inaugurerà a Montegrande, la località alle porte della città, il nuovo ed elegante complesso scolastico sorto sulle ceneri del vecchio edificio andato distrutto da un incendio nel febbraio 2008. La nuova struttura occupa la superficie di 7.800 metri quadrati e comprende pure un asilo (di cui fa parte una sezione dell'istituzione prescolare italiana ”Rin Tin Tin”) e gli uffici del comitato di quartiere.
Il progetto è venuto a costare quasi 10 milioni di euro; si tratta sicuramente della scuola più cara costruita finora in Croazia. La scuola, che sarà frequentata da 410 alunni, dispone tra l'altro di 16 aule per l'insegnamento specialistico delle varie materie, di 12 gabinetti didattici, della palestra, di una spaziosa mensa e di altri contenuti nel rispetto dei più alti standard didattici e pedagogici. Tra l'altro ogni ambiente è dotato di climatizzazione. (p.r.)
