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28mag12 – L’omaggio dell’Unione Istriani al campo di Borovnica

È stata seguita con molta attenzione dalla Rtv di Slovenia la visita di una delegazione dell’Unione degli Istriani al campo di concentramento titino di Borovnica nei pressi di Vrhnika. Al pellegrinaggio ha partecipato un autobus proveniente da Trieste. L’Unione istriana ha deposto una corona d’alloro davanti alla croce del cimitero di Borovnica per ricordare gli italiani che tra il 1945 e il 1946 furono internati nel campo di concentramento jugoslavo e da dove non fecero mai più ritorno.

 

«Mia madre – ha raccontato Maria Novella Paternoli – è stata deportata da Gorizia e siccome molti degli italiani arrestati dai titini sono finiti a Borovnica credo che proprio qui sia morta anche mia madre». «Mio padre – ha ricordato invece Dario Buresi – era un uomo molto più grosso di me eppure quando è tornato a casa da Borovnica pesava 45 chili». Alla domanda se il pellegrinaggio fosse un gesto di pietà per le vittime o avesse un significato politico, il presidente dell’Unione degli istriani, Massimo Lacota ha risposto che «si tratta di un atto di pietà che ha però, perché deve averlo e sarebbe grave il contrario, un chiaro significato politico».

 

(fonte “Il Piccolo” 28 maggio 2012)

 

 

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