Gentile
Dott.ssa Gabriella Ziani
“Il Piccolo”
Via Guido Reni, 1
34123 Trieste
e p. c.
Dott. Paolo Possamai
Direttore de “Il Piccolo”
Via Guido Reni, 1
34123 Trieste
Gentile Dottoressa,
abbiamo letto con attenzione i Suoi servizi apparsi sul “Piccolo” di ieri, 25 luglio, dedicati alle associazioni e agli enti culturali degli Esuli, nei quali viene naturalmente citata anche questa Associazione. Dal profilo che ne emerge, mancano tuttavia alcuni elementi importanti, tra i quali il mensile “Difesa Adriatica”, fondato nel 1947, e la cospicua attività editoriale promossa dalla Sede nazionale e dai Comitati Provinciali.
Da molti anni a questa parte “Difesa” si distingue per l’impegno nella direzione di una più ampia e articolata informazione che non sia limitata alla dimensione “localistica” conservata dagli organi dei singoli Liberi Comuni ma sia attenta ai temi di comune interesse degli Esuli, alla politica di Croazia e Slovenia nei confronti della Comunità e della cultura italiane e agli approfondimenti storici e culturali su un ampio ventaglio di argomenti e periodi. La presenza, sulle nostre pagine, di contributi ad hoc di studiosi quali Luciano Monzali, Giuseppe Parlato, Fulvio Salimbeni, costituiscono un oggettivo riconoscimento della serietà dell’impostazione data al nostro mensile da un indirizzo e da collaboratori che ne vogliono tenere alto, per quanto le risorse lo consentano, il livello degli interventi.
Per altro verso, l’editoria prodotta da diversi anni da questa Sede e dalle rappresentanze territoriali dell’ANVGD meriterebbe un approfondimento ed uno spazio che, mi auguro, il Suo giornale vorrà in altra occasione dedicare. Sono molteplici le discipline coperte dalla produzione saggistica e memorialistica di questa Associazione, frequentemente realizzata in collaborazione di enti nazionali e regionali, dei quali l’ANVGD è, per sua precisa volontà, interlocutrice riconosciuta.
Ricorderò, a partire almeno dal 2000, i convegni di studio realizzati con il Gabinetto G. P. Vieusseux di Firenze, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, la Società Dante Alighieri, la Libera Università S. Pio V di Roma, la Biblioteca Civica di Firenze, con la partecipazione di docenti delle Università di Bari, Bologna, Firenze, Padova, Udine, Venezia, per citarne soltanto alcuni.
Per quanto riguarda il numero delle rappresentanze territoriali, è comprensibile che da un numero più cospicuo negli anni successivi all’esodo, si sia pervenuti oggi ad un numero inferiore, determinato – da una parte – dal trascorrere del tempo e – di conseguenza – dalla necessità di razionalizzare le risorse umane ed economiche nei luoghi a più alta concentrazione di profughi.
L’elevato numero di Comitati nel secondo dopoguerra derivava dalla necessità di assicurare agli esuli – sparsi in tutta la Penisola – assistenza materiale, sociale, economica e legislativa in un contesto, quello dell’Italia uscita dalla guerra, molto difficoltoso se non frequentemente ostile: ruolo che le rappresentanze provinciali ANVGD ancora oggi svolgono, concentrando le energie nei centri nei quali siano storicamente presenti folte comunità di giuliano-dalmati. Sia i Comitati che le Delegazioni provinciali operano, per condivisa scelta, in relazione con le istituzioni, dalle quali sono formalmente riconosciuti.
In ultimo, vogliamo precisare che la Sede nazionale di Roma non conserva un «archivio di preziosi documenti» ma una egualmente preziosa biblioteca storica di testi antichi e rari, ai quali si aggiungono pressoché quotidianamente nuove edizioni che vanno ad implementare un fondo sicuramente importante, aperto alla consultazione del pubblico.
Al fine di fornire dunque ai lettori del Suo giornale un quadro più definito delle attività e del ruolo di questa Associazione, qui necessariamente esposto in estrema sintesi, chiedo la pubblicazione di questa lettera. Resto a disposizione per ogni ulteriore informazione o chiarimento ritenga opportuno.
Con distinti saluti,
Patrizia C. Hansen
Addetto Stampa ANVGD
Sede nazionale Roma
