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25 ott – Francobolli non solo affrancature: l’ANVGD lo sa

Gli originari delle terre italiane passate dopo il Secondo confitto mondiale all'allora Jugoslavia sono particolarmente attenti agli aspetti postali che li riguardano, consapevoli del significato storico, politico e persino diplomatico che possono assumere. A cominciare dalle immagini dei francobolli, come hanno dimostrato le vicende collegate ad alcune emissioni, in particolare a quella del 10 dicembre 2007 per Fiume.

Basta sfogliare una loro rivista per avere un'ulteriore prova. Come “Difesa adriatica”, mensile dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Nel numero di ottobre compaiono diversi riferimenti. L'articolo “D'Annunzio e Gigante, il «comandante» e il podestà nella «Città di vita»” propone due delle emissioni di quando Fiume era indipendente, mentre “Alle radici dell'italianità” richiama la serie del 1911 per il mezzo secolo dell'unificazione. In “Dalle benedettine di Fiume un «salutare» regalo ai nostri abbonati”, altro esempio, viene citato il recente omaggio dentellato per il questore Giovanni Palatucci e “Marinetti & Co., in Fiume (with D'Annunzio's permission)” utilizza una cartolina di propaganda risalente alla Grande guerra.

Non manca la citazione a “Vaccari news”, sito -si legge- “tra i più aggiornati e consultati in materia di filatelia”. Viene ripreso l'articolo in cui Bruno Crevato-Selvaggi spiega perché l'attuale database di Poste italiane comprende le province di Fiume, Pola e Zara.

(fonte vaccari.it 24 ottobre 2009)

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