La rassegna dei film italiani “Da Ovest ad Est: uno sguardo sul cinema italiano”, la cui terza edizione si è conclusa lo scorso sabato sera, ha registrato un buon successo di pubblico accorso a tutte le proiezioni. Rammentiamo che la manifestazione filmica ha visto in programma otto pellicole proiettate congiuntamente, dal 13 fino al 16 maggio, al salone delle feste della Comunità degli Italiani e all’Art cinema "Croatia". Il pubblico è stato direttamente coinvolto nella discussione dei temi trattati dalla rassegna. Questa è stata promossa e organizzata dal Comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia – Dalmazia (ANVGD) di Verona, in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Fiume, l’Unione Italiana, la Città di Fiume, il dipartimento cittadino alla cultura e l’Art Cinema "Croatia". Le opere presentate sono state scelte secondo un criterio di qualità. Si tratta infatti dei migliori titoli dell’ultimo anno. Senza dimenticare poi che sono anche particolarmente adatte a far conoscere al pubblico fiumano le nuove tendenze, i registi e gli attori dell’attuale produzione cinematografica italiana. Diverse delle pellicole proposte hanno partecipato a Festival nazionali e internazionali, tra cui Venezia e Cannes dove hanno riscosso anche importanti riconoscimenti. Tra queste “Gamorra”, di Matteo Garrone, che nelle passate settimane è stato premiato con sette David di Donatello. Ci sono stati poi anche “Pranzo di Ferragosto”, opera prima del regista Gianni Di Gregorio, vincitore del Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentis" alla 65.esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, “Il papà di Giovanna” (2008), di Pupi Avati, presentato in concorso alla 65.esima Mostra del cinema di Venezia dove il protagonista, Silvio Orlando, ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. E poi ancora “Dopo mezzanotte” (2005) di Davide Ferrario, “Cento chiodi” (2005) di Ermanno Olmi, “Si può fare” (2009) di Giulio Manfredonia e “Non pensarci” (2007) di Gianni Zanasi.
A esprimere un parere sul buon andamento della rassegna sono stati Maria Luisa Budicin e Olinto Brugnoli, rispettivamente vicepresidente dell’ANVGD di Verona, istituzione che organizza l’importante iniziativa, e critico nonché docente che ha introdotto, presentato e analizzato le opere per il pubblico fiumano.
“Quest’anno – spiega Maria Luisa Budicin – c’è stato un salto di qualità per quanto concerne la rassegna dei film italiani, poiché le proiezioni si sono tenute in contemporanea a Palazzo Modello e all’Art cinema ‘Croatia’. Alla sala cinematografica gli appuntamenti erano sottotitolati, per consentire al pubblico della maggioranza di seguire e conoscere la produzione della più recente cinematografia italiana. Il valore aggiunto, oltre alla sala cinematografica del ‘Croatia’, concessaci dalla municipalità di Fiume e ai sottotitoli in lingua croata, è stato sicuramente la presentazione e l’analisi critica delle opere cinematografiche in visione, di Olinto Brugnoli, docente e critico cinematografico, i cui interventi al ‘Croatia’ erano anche tradotti in croato. Se c’è qualcosa da rammaricare è indubbiamente la ristrettezza dei tempi tra le proiezioni a Palazzo Modello e quelle all’Art Cinema Croatia, poiché alla conclusione delle pellicole c’era troppo poco tempo per commentare l’opera assieme al pubblico” ha osservato la vicepresidente dell’ANVGD. “È la prima volta che vengo a Fiume – esordisce invece il critico e docente Olinto Brugnoli – ed è una grande scoperta. Ero a conoscenza della presenza della Comunità degli Italiani, ma non mi immaginavo che fosse talmente bene organizzata e partecipe nella vita quotidiana delle città. In questa settima ho avuto occasione di conoscere profondamente la vostra realtà. Una realtà molto interessante anche per le nozioni storiche legate ad essa. Per quanto concerne la rassegna dei film italiani, ho avuto molto piacere vedere la partecipazione di un pubblico misto, ossia italiano e croato. Il nostro intento era quello di scegliere le pellicole più significative della cinematografica italiana degli ultimi anni. Sono opere che hanno al massimo tre anni, e dunque film recenti e di grandi autori. L’impostazione era quella di dare una presentazione dell’opera in modo da offrire allo spettatore diverse chiavi di lettura. La concezione è molto semplice: non basta vedere un film, bisogna cercare di capirlo e solo allora si potrà comprendere il significato dell'opera intera. Il pubblico, grazie a queste introduzioni, ha dimostrato di aver recepito molto di più, commentando loro stessi la pellicola al termine della proiezione. L’unico problema è stato quello dei tempi, quindi per la prossima edizione auspichiamo uno spazio maggiore, in modo che alla fine delle proiezioni ci sia il tempo necessario per approfondimenti e per sviluppare la lettura dell’opera" ha osservato Olinto Brugnoli che alla domanda su possibili anticipazioni per la prossima edizione, risponde semplicemente "vedremo le pellicole che usciranno quest’anno”.
Gianfranco Miksa su La Voce del Popolo del 18 maggio 2009