“La Croazia non ha fretta di diventare membro dell’eurozona”. Lo ha dichiarato Vesna Pusić, ministro degli Affari esteri ed europei, nel corso di un’intervista concessa al giornale austriaco “Presse”. Alla domanda su come la crisi slovena possa riflettersi sulla Croazia, il capo della diplomazia di Zagabria ha affermato che alcuni Paesi non si sono preparati a dovere per l’introduzione dell’euro, il che, a suo avviso, non sarà il caso della Croazia. Ha ricordato che quest’ultima è meno indebitata rispetto ad alcuni altri Paesi.
Per quanto riguarda direttamente la Slovenia, Vesna Pusić ha detto di temere che la crisi potrebbe riflettersi negativamente sul numero di turisti sloveni in Croazia, ma non sugli investimenti croati nella vicina Repubblica e sui depositi nelle banche. La Pusić è stata in visita ufficiale in Austria lunedì scorso, mentre l’intervista è stata pubblicata il giorno dopo. A proposito della possibile cautela di Bruxelles nei confronti dei nuovi membri dell’Unione europea, il ministro degli Esteri croato ha detto che ad avere problemi finanziari non sono solamente questi, rilevando che la prospettiva europea ha stabilizzato la Croazia. Ha quindi aggiunto che ad averla confortata è stata inoltre la dichiarazione del presidente serbo, Tomislav Nikolić, il quale, “dopo una certa quale preoccupazione subito dopo il suo insediamento, ha ribadito molto chiaramente l’intento della Serbia di accedere all’Ue”.
Nel corso dell’intervista, Vesna Pusić ha detto anche che l’instabilità nel circondario comporta sempre qualche pericolo. Ha sottolineato che le parole di Nikolić, secondo le quali Vukovar sarebbe stata sempre una città serba, non sono state dimenticate e che la Croazia intende condurre il dialogo con Belgrado a piccoli passi, in primo luogo a livello di ministri degli Affari esteri, ai quali dovrebbe spettare il compito di identificare tutti i problemi. Pertanto, prima di un eventuale incontro tra i due presidenti, bisogna preparare tutto nei minimi dettagli.
(fonte “la Voce del Popolo” 13 settembre 2012)
