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14 mag – Il libro di Toth presentato a Torino

Dopo la "prima" a Milano il romanzo di Lucio Toth  “La casa di Calle San Zorzi” è stato presentato a Torino il 9 maggio nell’ambito della Fiera del Libro. A parlarne sono stati l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, il giornalista e scrittore Gianni Oliva e il Sen. Giorgio Benvenuto, esule da Pola.

Dopo l’inquadramento storico di Oliva, sulla complessità delle vicende del confine orientale italiano e sulle ragioni del lungo silenzio, Benvenuto si è soffermato su alcune pagine del racconto che gli erano parse più significative, come quelle che pongono in parallelo la dissoluzione di tre eserciti: quello austro-ungarico nel novembre del 1918, quello italiano nel settembre 1943 e quello federale iugoslavo nell’estate del 1991. Un altro passo che ha voluto leggere è quello dedicato ad un vecchio magistrato dalmato che, dopo aver iniziato la carriera a Vienna e averla conclusa ad Ancona, si trova coinvolto nelle tragiche giornate di Zara, devastata dai bombardamenti  e liberata/occupata dalle truppe partigiane iugoslave.

L’On. Violante, chiamato a Roma all’ultima ora dal Presidente della Repubblica per ricordare le vittime del terrorismo, ha inviato un messaggio nel quale si legge tra l’altro: “Il libro è scritto benissimo; le storie delle donne, degli uomini, delle famiglie sono avvincenti e rendono con grande chiarezza la complessità umana e politica delle vicende che hanno travagliato quei confini. Mi ha colpito il tuo amore per i luoghi, per i profumi delle erbe e dei fiori, per il mare e per gli orizzonti. Hai amato quella natura almeno quanto le persone, di un amore quasi pagano per il rispetto che si sente nelle tue parole e per la sensazione di irripetibilità dei luoghi, che tu trasmetti. Il mare è forse uno dei protagonisti principali del tuo libro: un mare amichevole, mai violento…Ma non si deve dimenticare il significato civile e politico del libro. La storia del confine orientale è stata diversa e separata da quella del resto d’Italia. E’ stata conservata, per gli opposti egoismi, non come una vicenda da rispettare e conoscere, ma come un’arma da usare, quando necessario, dalla destra, dal centro, dalla sinistra, contro l’avversario politico del momento. Questo libro è una tappa fondamentale del tuo lavoro per far diventare quella storia, storia di tutta l’Italia e di tutti gli italiani. Qualche passo importante è stato fatto, grazie all’impegno di donne e uomini come te; ma questo tuo libro aiuta ad andare ancora avanti”.

 

(mt) su www.arcipelagoadriatico.it

 

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