130 anni di impegno della Lega Nazionale per l’italianità

Nel 1891 le autorità austro-ungariche avevano sciolto d’ufficio l’associazione culturale Pro Patria, animata da sudditi italiani del Trentino e della Venezia Giulia che avevano dato luogo a manifestazioni irredentiste e politiche contravvenendo ai propri scopi statutari meramente culturali. Gli ex dirigenti del sodalizio non si persero d’animo: presero lo Statuto di un’associazione dedita alla promozione della cultura tedesca, lo tradussero puntualmente in italiano, modificando solamente le finalità dell’associazione, dedita alla promozione e alla salvaguardia della lingua e della cultura italiana nelle terre dell’Impero. Sciogliere tale associazione con l’accusa di svolgere attività sovvertiva avrebbe significato procedere ugualmente nei confronti dell’associazione germanista.

Nasceva così 130 anni fa la Lega Nazionale, i cui cuori pulsanti furono inizialmente a Trento e a Trieste, dopodiché l’associazione si sviluppò in Istria e Dalmazia e nelle valli del Trentino, adoperandosi in particolare nell’apertura, sovente in sinergia con la neonata Società Dante Alighieri di Roma, di scuole con lingua d’insegnamento italiana e di luoghi culturali in cui diffondere ideali patriottici e cultura italiana.

Un fitto calendario di eventi ha caratterizzato i festeggiamenti per il 130° anno di attività della LN, oggi presieduta dall’Avv. Pll che nel corso della sua storia è più volte risorta dalle proprie ceneri: sciolta dall’Austria-Ungheria dopo la dichiarazione di guerra italiana il 24 maggio 1915, risorge con l’arrivo del Regno d’Italia nelle terre irredente, viene sciolta dal regime fascista che vuole il monopolio nell’ambito educativo e si ricostituisce nell’immediato dopoguerra, assurgendo a a baluardo dell’italianità minacciata dall’espansionismo jugoslavo. [LS]
Il Piccolo – 31/10/2021


Il Piccolo 03/11/2021

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