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11lug12 – Dalmazia, il progetto del ponte per scavalcare la Bosnia

L’idea è dell’americana The Adriatic Group e della croata Lotus Arhitecti e prevede che il territorio bosniaco-erzegovese di Neum, in Dalmazia, venga scavalcato dai croati tramite una struttura costituita da pontoni galleggianti. Una soluzione assolutamente meno costosa del bocciato ponte di Sabbioncello (Peljesac) che avrebbe comportato alla Croazia investimenti per almeno 250 milioni di euro. Il progetto croato–statunitense prevede una spesa non superiore ai 36 milioni: il governo Milanovic dovrà esprimersi a breve.

 

«Siamo stati messi a conoscenza del progetto – così la portavoce del ministero della Marineria, Trasporti e Infrastrutture, Renata Ivanovic – ma non possiamo esprimerci prima che le due parti si incontrino». La proposta croato–americana che contempla la costruzione del più grande ponte del genere in Europa, il secondo al mondo, dietro soltanto al Ponte Rosellini a Seattle, negli Usa. Il ponte che permetterebbe di bypassare la Bosnia sarebbe lungo 2,4 chilometri, composto da 90 pontoni, avrebbe due corsie e la velocità veicolare massima sarebbe di 50 chilometri orari.

 

Al consorzio hanno calcolato che il pedaggio per l’attraversamento del ponte in un verso sarebbe fissato a 3 euro. «Si tratterebbe di una soluzione accettabile e conveniente – ha affermato Marijan Banelli, presidente dell’Associazione croata dei trasportatori su strada – . L’attuale sistema di transito lungo Neum non risponde nemmeno minimamente ai criteri fissati dal regime di Schengen». Il ponte mobile, però, potrebbe consentire il passaggio soltanto a piccole imbarcazioni.

 

(fonte “Il Piccolo” 9 luglio 2012)

 

 

 

Una veduta dell’abitato di Neum, territorio pertinente alla Bosnia. Segnava il confine tra l’Impero ottomano e la Repubblica di Ragusa nel 1364

 

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