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10 lug – Ravignani ha salutato gli Esuli a Trieste

Una serata in famiglia con discorsi di commiato, doni e concerto: tutto dedicato al Vescovo di Trieste Monsignor Eugenio Ravignani che si accinge a passare il testimone a Monsignor Giampaolo Crepaldi nominato dal Papa arcivescovo “ad personam” di Trieste.

Al di là della cronaca e degli avvicendamenti che si concretizzeranno a settembre, l’Associazione delle Comunità Istriane di via Belpoggio con il suo Presidente Lorenzo Rovis, ha inteso rendere omaggio ad un personaggio eccellente del mondo istriano. Ravignani è nato a Pola, città alla quale torna molto volentieri con il pensiero ma anche personalmente quando se ne presenta l’occasione. Nel suo intervento il Presidente Rovis ha voluto ricordare l’affetto che da sempre lega le genti istriane al Vescovo sin da quando a capo della diocesi triestina c’era Monsignor Antonio Santin.

In prima fila, in una sala gremita di pubblico, nonostante l’afosa giornata di luglio, accanto al Vescovo, il Sindaco della città Roberto Dipiazza che ha ringraziato Ravignani per essergli stato vicino negli anni in cui si è trovato ad amministrare Muggia prima e Trieste poi, sempre in grado di rincuorarlo anche con “una semplice stretta di mano che a volte era più significativa di qualsiasi parola o discorso”.

Ad omaggiare il Vescovo anche gli Assessori comunali Lobianco e Rovis e i rappresentanti delle Associazioni degli Esuli ed enti, Renzo Codarin per la Federazione, Guido Brazzoduro per i Fiumani, Renzo de’Vidovich a nome dei Dalmati, Lucio Delcaro dell’IRCI. Direttamente da Torino anche il maestro Luigi Donorà che si è esibito in alcuni brani da lui composti per l’occasione e in altri di grande valore simbolico per l’avvenimento. Toccate l’esecuzione dell’Ave Maria da parte di Venier-Chersicla con accompagnamento musica del maestro di Dignano d’Istria E’ poi entrato in sala il coro dell’Associazione diretto dal M.ro Davide Chersicla con voce solista Paolo Venier che hanno interpretato motivi della tradizione canora istriana-fiumana e dalmata.

Terminata la parte “ufficiale” sono seguite le strette di mano di tanta gente delle città istriane, che la Comunità rappresenta, che hanno voluto esprimere il proprio affetto al Vescovo che “anche se lascia il proprio ruolo ufficiale per raggiunti limiti d’età, rimane un importante punto di riferimento per tutti noi”, hanno detto in molti. Ad abbracciare Monsignor Ravignani tante famiglie che hanno voluto partecipare con figli e nipoti nel segno di una continuità reciproca, di esistenza delle Comunità e di attenzione nei loro confronti di un uomo che “ha saputo essere giusto e vicino alla sua gente”.

(rtg su www.arcipelagoadriatico.it, da cui è tratta anche le foto) 

 

 

 

(Ravignani ringrazia il numeroso pubblico intervenuto alla serata in suo onore)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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