Egregio Direttore,
Le scrivo per dire a lei e ai suoi lettori che per non dimenticare le Vittime delle Foibe, «La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’stria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero». (Dalla Legge 92/2004 con la quale viene istituito il Giorno del Ricordo)
Sappiamo bene che la maggior parte delle Scuole Italiane non parla delle Vittime delle Foibe e che anche in moltissimi Comuni Italiani non si fa menzione di queste povere persone che sono state uccise solo perché italiane.
Questo allora, secondo il pensiero comune, dovrebbe scoraggiarci dal commemorare i nostri fratelli Vittime delle Foibe ma io ricordo che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 9 febbraio 2006 disse: “L’talia non può e non vuole dimenticare perchè le tragedie del passato non si ripetano in futuro” e Giorgio Napolitano, il 09 Febbraio 2007, disse che: “La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie”.
Quindi, lette queste toccanti quanto autorevoli parole, possiamo “permetterci il lusso”di non ricordare i nostri Fratelli Italiani barbaramente uccisi senza motivo alcuno? Possiamo correre il rischio di non impegnarci a favore della Pace?
No. Noi non dimentichiamo e, soprattutto, non vogliamo dimenticare perché sappiamo che non si può morire “solo” perché si è nati in una Nazione o “solo” perché si ha una propria idea politica. Noi sappiamo e vogliamo che i posteri sappiano la verità. Dispiace solo che la sappiano troppo tardi per impedire a chi ha compiuto queste malefatte di trarne profitto. Pare incredibile, ma la storia scopre i grandi colpevoli solo dopo che sono morti.
Per questo motivo ciascuno di noi deve costruire nel suo piccolo un clima di Pace, di Solidarietà e di Mutuo aiuto perché, come dice il Dalai Lama, “La pace nel mondo può passare soltanto attraverso la pace dello spirito, e la pace dello spirito solo attraverso la presa di coscienza che tutti gli esseri umani sono come membri della stessa famiglia, nonostante la differenza di fedi, di ideologie, di sistemi politici ed economici”.
Egregio Direttore, ho voluto dire queste cose perché nei giorni scorsi ho letto delle considerazioni fatte dal signor Alain Fissore che non mi sono piaciute per nulla in quanto erano dichiaratamente di Sinistra ed erano volte a screditare la fama e la rispettabilità di quei cittadini onesti che, ad esempio, domenica 10 Febbraio 2013 si sono trovati alle 14:30 presso il Santuario Madonna degli Angeli di Cuneo per la “Recita del Rosario in memoria delle Vittime delle Foibe” organizzato da me che non posseggo tessera politica. Le Vittime delle Foibe non sono state strumentalizzate dalle Destre per accaparrare voti ma sono state ricordate da tutti quei cittadini, tesserati ad un partito oppure no, che non vogliono dimenticare. Spero vorrà pubblicare questa mia lettera per permettere ai cittadini della Granda di comprendere che c’è chi non conviene per nulla con le posizioni oscurantiste e negazioniste del signor Alain Fissore.
Andrea Elia Rovera
www.targatocn.it 20 febbraio 2013