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Scure sull’attività dei “Giuliani nel Mondo” – 21feb13

Un taglio pari al 43%, da un anno all’altro. Centodiciottomila euro in meno. E un’attività che deve rimodellarsi forzatamente, attraverso una riduzione fatta di rinunce dolorose: lo stage di due settimane nella Venezia Giulia riservato a giovani, figli o nipoti di emigrati da queste stesse terre, nel 2013 non potrà essere organizzato, così come il soggiorno riservato solitamente agli anziani per un ritorno – della durata di qualche giorno – nelle loro zone d’origine.

Erano appuntamenti annuali, consolidati, dal grande valore culturale ma anche affettivo, in particolare per chi fra le persone con più primavere alle spalle non può permettersi di pagare di tasca propria un viaggio lungo, spesso con partenza da oltre oceano. Sono decisioni che mai il direttivo dell’Associazione Giuliani del mondo di Trieste avrebbe voluto prendere, ma che invece è stato costretto a deliberare. Troppo pesante, infatti, la riduzione del finanziamento regionale: per il 2013 sono stati assegnati 156mila euro contro i 274mila del 2012, quando il contributo era rimasto «immutato rispetto al 2011», spiega il presidente dell’associazione, Dario Locchi. La strada alternativa alla cancellazione dello stage per giovani e del soggiorno per anziani sarebbe stata quella di «tagliare i nostri contributi ai circoli (operativi in vari continenti, ndr) – prosegue Locchi -. Il che, però, avrebbe voluto dire farli morire».

«La Regione ha ridotto lo stanziamento destinato alle attività degli enti e delle associazioni rappresentative dei corregionali all’estero per il 2013 – riassume Locchi – da un milione e 400mila euro complessivi a 800mila euro». E la mannaia, in tempi di crisi generale, non ha risparmiato la realtà dei Giuliani nel mondo, costretta a convivere con il 43% di finanziamenti regionali in meno. Una decurtazione che, peraltro, in qualche misura sa di beffa: «L’Associazione è consapevole della gravissima situazione finanziaria per la Regione, in conseguenza delle drastiche riduzioni ai trasferimenti decise a livello nazionale. Ma ci permettiamo di ricordare che la giunta regionale, con propria deliberazione n. 372 dell’8 marzo 2012, ha riconosciuto la funzione di interesse regionale agli Enti ed alle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero, che pertanto hanno assunto in questo settore – rileva il presidente dei Giuliani nel mondo – il ruolo di “braccio operativo” dell’amministrazione regionale».

Braccio operativo a cui, però, ora non si assicura il “carburante” per operare al meglio. E a Locchi non sono andati giù alcuni finanziamenti recuperati per l’ambito della cultura nel corso dell’iter relativo alla Finanziaria regionale: «Una parte sono stati chiaramente distribuiti a fini smaccatamente elettoralistici», afferma. Così, per l’Associazione Giuliani nel mondo, non resta che sperare «nel promesso intervento “riparatore” in sede di assestamento di bilancio». Speranza accompagnata però da un’incognita, di natura elettorale: chi governerà la Regione dopo il voto di aprile? La coalizione che vincerà onorerà il «promesso intervento “riparatore”»? Il difficile quadro economico generale ha fatto venir meno anche altri contributi all’associazione, da enti e istituzioni locali, ma di entità di base comunque ben più contenute rispetto al supporto regionale.

E c’è un’altra preoccupazione nei pensieri di Locchi: «Sembra che la Provincia voglia uscire anche dalla nostra associazione. Non chiediamo un euro all’ente provinciale (lo statuto dell’associazione non prevede alcuna quota associativa di partecipazione per le realtà istituzionali, ndr) ma solo di restare per il valore simbolico della sua presenza, essendo stato fra i fondatori». L’obiettivo di mantenere e rendere sempre più forti i legami fra la Venezia Giulia e gli emigrati giuliani e i loro discendenti è la missione dell’associazione, che continuerà a portarla avanti pur in un contesto complicato dal taglio regionale. «Le comunità giuliane – sottolinea infine Locchi – devono essere considerate un’importante e preziosa risorsa per le relazioni e le iniziative di carattere culturale, artistico, scientifico, universitario ed economico che la Regione intende sviluppare». A proposito, lo stesso ente regionale si è impegnato «a creare – conclude – un vero e proprio “sociale network” che ci colleghi con i corregionali all’estero, rivolto in particolare ai giovani».

Matteo Unterweger
“Il Piccolo” 16 febbraio 2013

 

 

 

New York, il presidente del Consiglio Monti in visita alla Mostra sull’esodo giuliano-dalmato e l’emigrazione negli Stati Uniti allestita a cura dei Giuliani nel Mondo nel 2012 in occasione del Giorno del Ricordo

(foto www.emigrazione.regione.fvg.it)

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