medagliagranbassi

08 ott – Granbassi: oro mondiale con le azzurre

Le ragazze del fioretto non potevano tradire. Dopo un individuale buono ma non esaltante, era atteso l’oro a squadre. Ed è arrivato, con una impressionante prova di potenza. Margherita Granbassi (figlia di esuli istriani ndr) con la nuova medaglia d’oro al collo può cancellare una stagione tribolata. Un infortunio a un dito della mano destra l’ha costretta a saltare gli Europei. Si è presentata ai Mondiali di Antalya con un’ottima condizione atletica ma non poteva essere al massimo.

Settimane di allenamenti perse, dolori al dito che ora la costringeranno a sottoporsi a un intervento chirurgico. È il motivo per cui, dopo essere salita in pedana dagli ottavi fino alle semifinali, non è stata rischiata negli assalti della finale dal ct Cerioni. A bordo pedana la schermitrice triestina ha accompagnato con consigli e un tifo da ultras Valentina Vezzali, Arianna Errigo e Elisa Di Francisca nella loro marcia trionfale contro la Russia (45-33).

«Si vince e si perde in quattro. Siamo sempre state vicine, una vera squadra», racconta dalla Turchia Margherita Granbassi che ha dedicato la medaglia alle vittime dell’alluvione del Messinese.

L’Italdonne di fioretto è una garanzia.

"Siamo l’unica squadra insieme alla Corea che è riuscita a sopravvivere al ricambio generazionale (tra le azzurre ha lasciato la veterana Giovanna Trillini, ndr). Anche altre Nazionali hanno dovuto rinunciare ad alcune campionesse, per ritiro o per infortunio. Ma noi grazie al grande lavoro di questi anni siamo riuscite a rimanere ai vertici."

Aver eliminato la Corea del Sud nei quarti vi ha dato la spinta verso il successo.

"Sicuramente. Era l’avversaria più forte anche se il ranking internazionale la penalizza. Averla battuta già nei quarti ci ha dato la carica."

Un altro stimolo sarà arrivato dalla voglia di rivalsa dopo una prova individuale sottotono per lei e la Vezzali.

"Io e Valentina eravamo deluse. Abbiamo parlato tantissimo quella sera. Io immaginavo che in queste condizioni non avrei potuto ottenere il massimo nell’individuale ma, sotto sotto, uno spera sempre nel miracolo. Anche la Vezzali era giù. Provavamo rabbia e voglia di rifarci. È nata così questa vittoria. Un successo che voglio condividere con chi nelle ultime settimane mi ha aiutato per permettermi di presentarmi a questo appuntamento."

Gli Europei intanto se n’erano già andati…

"Ho preferito non rischiare. Era la scelta giusta da fare se volevo davvero essere qui adesso."

L’oro di Antalya si aggiunge a quello a squadre già vinto nel 2004, all’oro individuale 2006 e all’altro argento nel 2007. E adesso?

"Molto probabilmente dovrò ricorrere a un intervento chirurgico per risolvere i problemi alla mano. Così potrò presentarmi al meglio nella prossima stagione."

E il ritorno a Trieste? Sulla barca delle Stelle Olimpiche un posto riservato c’è sempre…

La Barcolana è domenica, vero? Spero di esserci. Lo vorrei davvero.

(Roberto Degrassi su Il Piccolo dell'8 ottobre 2009)

 

 

 

(il quartetto del fioretto femminile italiano, trionfatore ai mondiali in Turchia. L'istriana Margherita Granbassi è la seconda da destra)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.