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08 feb – Il concerto FederEsuli al Verdi di Trieste

Un concerto che intende rendere omaggio al Giorno del Ricordo 2009 mentre in tutta Italia le manifestazioni si  moltiplicano sottraendo a ciascuna un carattere primario ma assegnando ad ognuna il valore dell’unicità.

“Si tratta di un’evoluzione spontanea  – dichiara il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli, Renzo Codarin –  testimoniata da una partecipazione corale che non può che consolarci. Il 10 Febbraio sta diventando un momento condiviso dalla Nazione. Per sottolineare questo importante momento, a Trieste, capitale morale dell’esodo, la Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati ha inteso sottolineare la solennità del momento organizzando un concerto di grande impatto e dai profondi significati”.

S’intitola “Verdi: sulle note della memoria”, si svolgerà al Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” il 10 febbraio 2009, con inizio alle ore 17.30. Sul palcoscenico l’Orchestra Filarmonica del Teatro di Trieste diretta dal M.stro Adriano Martinolli D’Arcy e il Coro Filarmonico diretto da Lorenzo Fratini per offrire, dopo la prolusione del Sindaco della città Roberto Dipiazza, e alla presenza di autorità ed ospiti un momento verdiano rievocativo e solenne.

“Una scelta dettata dal profondo legame del nostro popolo con le note del maestro – continua Codarin -. Abbiamo eletto a inno il Va’ pensiero che intoniamo in tutte le occasioni di incontro, ricordo, aggregazione degli esuli in Italia e nel Mondo. In questo 10 febbraio 2009, con Verdi vogliamo ribadire l’amore di patria che ha guidato le scelte dei padri ma anche l’anelito a un nuovo risorgimento della nostra cultura e del suo diritto a riaffermare il proprio alto valore civile ed umano”.

Il programma della manifestazione prevede l’esecuzione di brani tratti da: Vespri siciliani, Ernani, I Lombardi, Machbet, Aida e Nabucco.

“Abbiamo voluto offrire un concerto importante alla città di Trieste – spiega Codarin – per ricordare insieme il ruolo che questa ha avuto nella nostra vicenda. Decine di migliaia gli esuli che da qui sono transitati per raggiungere le varie destinazioni in Italia e all’estero, 80.000 quelli che si sono fermati in loco inserendosi in un tessuto economico e sociale che negli anni ha saputo apprezzare il loro ruolo. A loro e alle loro famiglie è dedicato questo evento, non solo per ribadire l’attenzione della Federazione, ma per confermare la nostra gratitudine per il l’impegno profuso dalle nostre genti nel quotidiano, nel mantenimento di chiari esempi della nostra storia e civiltà. Il dialetto, usi e tradizioni sono ancora vivi grazie a questo passaggio di testimone di cui ne vanno fieri soprattutto i più giovani che evidenziano con orgoglio le proprie radici istriane, fiumane e dalmate tramandate loro dai genitori e dai nonni”.

E non a caso, il Giorno del Ricordo, istituito con Legge 92 del 2004, ha un compito fondamentale, diretto soprattutto alle giovani generazioni: fare sì che conoscano la verità storica in modo da sviluppare un rapporto sereno con il territorio sul quale vivono e comprendano a fondo le brutture di una guerra e delle dittature che hanno trasformato genti avvinghiate da secoli alla propria terra in un popolo in esilio.

“La consapevolezza di un bagaglio ricco di esperienze che compongono la nostra realtà – afferma il Presidente della Federazione – ci deve aiutare a trovare la strada verso il futuro che non può prescindere dalla soluzione dei problemi ormai cronici riguardanti le richieste degli esuli di indennizzi e beni abbandonati. Ma non possiamo permettere a queste deficienze di farci perdere di vista le altre necessità del quotidiano: il lavoro con le scuole, l’evoluzione dell’associazionismo, nuove forme di promozione delle nostre iniziative, un costruttivo dialogo con il Governo, un nuovo clima nelle aree di confine, un ritorno di figli e nipoti nelle terre dei padri all’insegna dello spirito europeo. Certo non  si tratta di processi facili ma la cosa non ci spaventa, in tutti questi anni abbiamo dimostrato di saper combattere: il Giorno del Ricordo ne è una conferma. Vogliamo dirlo anche con questo concerto, con le note di Verdi che da sempre parlano per noi e di noi”.

Alla realizzazione dell’iniziativa della Federazione delle Associazioni degli Esuli hanno partecipato il Ministero ai Beni Culturali, la Regione FVG, la Provincia di Trieste, il Comune di Trieste. Sempre importante il contributo della Fondazione CRTrieste. Al fianco della Federazione anche l’Associazione Giuliani nel Mondo che in questi giorni sta raccogliendo la testimonianza importante delle manifestazioni in occasione del Giorno del Ricordo che si tengono in gran parte dei 60 comitati sparsi in tutti i continenti a testimonianza del loro legame con Trieste, il FVG e l’Italia. L’organizzazione del concerto è stata affidata al Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriani Fiumana e Dalmata di Trieste che mette ogni anno a disposizione le pagine del sito www.arcipelagoadriatico.it per le comunicazioni e notizie sul 10 Febbraio.

Al concerto si accede con invito fino ad esaurimento posti. Al pubblico sarà distribuita in questa occasione anche la pubblicazione realizzata tradizionalmente dalla Federazione che raccoglie gli interventi più importanti del Giorno del Ricordo dell’anno precedente, in questo caso il 2008. All’interno anche un calendario dettagliato di tutte le manifestazioni svoltesi in Italia e nel Mondo a cura dell’ANVGD che è parte della Federazione degli Esuli insieme al Libero Comune di Fiume, all’Associazione dei Dalmati nel Mondo e all’Associazione delle Comunità Istriane di via Belpoggio a Trieste.

 

 

 

(il Teatro Verdi di Trieste)

 

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