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06 mar – Berlusconi/Frattini: Croazia in UE e Nato senza condizioni

Nuovo sì italiano all’ingresso della Croazia nella Nato e nell’Unione europea. Un «via libera» scontato, ma che arriva in un momento delicato nei rapporto fra Zagabria e Lubiana, quest’ultima decisa a mantenere il veto all’ingresso dei vicini croati nella famiglia dei Ventisette. A pronunciarlo è stato ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine di un pranzo di lavoro a palazzo Chigi con il premier croato Ivo Sanader, volato a Roma per raccogliere anche l’appoggio nel contenzioso con Lubiana, al termine del quale non ha resistito a esprimere la propria soddisfazione in italiano: «Caro Silvio – ha detto Sanader – ti ringrazio».

«Siamo tra i primi sostenitori – ha ribattuto il presidente italiano – dell’ingresso della Croazia nella Ue e nella Nato. Ma alcuni capitoli del negoziato sono bloccati a causa di una contestazione che ancora esiste fra la Croazia e la Slovenia» sul confine marittimo nel Golfo di Pirano. «Ho promesso al primo ministro – ha aggiunto Berlusconi – che ci saremmo occupati di questo aspetto e che cercheremo di dare il nostro contributo per una veloce soluzione del problema». L’obiettivo indicato da Berlusconi a Sanader è quello di chiudere il negoziato con Bruxelles tra il 2009 e il 2010.

La posizione croata, che verrà sostenuta anche dall’Italia, è quella di separare il contenzioso bilaterale, dal processo di adesione. Del resto, ricordano a Zagabria, nessuna condizione di carattere bilaterale era stata posta in un documento dei Quindici nel 2004 al momento dell’ingresso di dieci paesi dell’Est nell’Ue, Slovenia compresa. E la questione con la Croazia, aggiungono fonti croate, già era stata aperta. Zagabria resta dell’idea che, pur accettando la proposta della Commissione di tentare prima una mediazione con una troika di saggi, qualsiasi linea confinaria tracciata dalla politica non fornisce quasi mai una soluzione duratura. Per questo motivo si punta ancora sull’arbitrato internazionale da tenere davanti al Tribunale di Giustizia dell’Aia. Un verdetto che Zagabria si impegna sin d’ora a rispettare pienamente, qualsiasi sia la decisione dei giudici.

Quanto all’adesione alla Nato, il presidente del consiglio italiano si è augurato che il prossimo vertice di Strasburgo, in programma il 3 e 4 aprile, sancisca l’ingresso della Croazia nell’Alleanza atlantica.

Sanader, come detto, ha ringraziato in italiano, dopo che era stato lo stesso Berlusconi a esortare il collega croato a farlo, dal momento che – ha rivelato il Cavaliere – Sanader «ha studiato a Roma e parla perfettamente l’italiano». «Il mio italiano non è così perfetto – ha replicato il premier croato dimostrando tuttavia un’ottima padronanza della lingua – ma voglio ringraziare il presidente del Consiglio per il suo appoggio. Speriamo di festeggiare insieme anche i 60 anni dell’Alleanza atlantica».

Sanader e Berlusconi hanno infine sottolineato gli ottimi rapporti economici bilaterali: l'interscambio commerciale supera i 4 miliardi. Unicredit e Intesa sono i proprietari della prima e della seconda banca croata. I turisti italiani nel 2008 sono stati 1,3 milioni. «Speriamo che nonostante la crisi – ha detto Sanader – gli italiani ritornino in Croazia anche nell’estate 2009».

In serata, Sanader ha incontrato il ministro degli Esteri Franco Frattini. «L’Italia – ha detto il capo della Farnesina – appoggia senza riserve l’intento della Croazia di concludere i negoziati di adesione entro il 2009 e di entrare nell’Ue a pieno titolo nel 2010».

(Alessio Radossi su Il Piccolo del 6 marzo)

 

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