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02 set – Trieste e Fiume alleate su porto e turismo

di s.m. su Il Piccolo del 2 settembre 2010

«Noi triestini siamo molto vicini come mentalità a voi croati di Fiume. Ora che siamo finalmente sgusciati fuori dal tragico Novecento che ci ha tenuti chiusi nelle rispettive gabbie, dobbiamo rinforzare le collaborazioni in ogni campo, anche in quello della cultura che è motore della storia. Per questo io l’anno prossimo assisterò al grande Carnevale di Fiume, ma prima inviterò il sindaco di Fiume a vedere la nostra Barcolana». Così si è espresso ieri il sindaco Roberto Dipiazza, e Voijko Obersnel primo cittadino fiumano gli ha risposto: «Veramente ci vengo già ogni anno».

Le città di Trieste e Fiume hanno sottoscritto nel salotto azzurro del municipio una lettera di intenti che sfocerà in un vero e proprio accordo di collaborazione che sarà firmato nella città del Quarnero probabilmente a novembre. Dipiazza lo ritiene un altro successo della sua ”Ostpolitik” culminata con la storica presenza congiunta in città nel luglio scorso dei presidenti di Italia, Slovenia e Croazia. Per Trieste sarà questo il terzo patto di collaborazione sancito negli utimi anni dopo quello a propria volta storico firmato con Lubiana e quello con Venezia rimasto però pressoché lettera morta dopo la fine del mandato di Massimo Cacciari.

Nel testo che prefigura gli approfondimenti della collaborazione con Fiume si delineano già i campi in cui si opererà per il raggiungimento di vantaggi reciproci: la cultura, il turismo, lo sport, l’istruzione, l’economia e lo sviluppo dei porti e della fascia costiera. Una strada già tracciata questa sul mare dal momento che a un analogo patto è già stato stretto dai presidenti dei due porti: Claudio Boniciolli e Bojan Hlaca, come loro stessi, presenti alla cerimonia, hanno sottolineato. Quasi a ”benedire” l’iniziativa il console generale italiano a Fiume Fulvio Rustico, la console generale croata a Trieste Nevenka Grdinic e il presidente della locale Comunità croata Damir Murkovic.

Chiaro che la collaborazione tra Trieste e Fiume potrà essere piena quando la Croazia sarà entrata nell’Unione europea, processo che è stato auspicato sia il più rapido possibile da parte di tutti i presenti. Un’ulteriore accelerazione potrebbe essere stata inferta dalla clamorosa notizia annunciata dall’ambasciatore Vidosevic sulla restituzione dei beni confiscati dal regime di Tito. Lo stesso Vidosevic ha affermato che «la Croazia punta a chiudere i negoziati per l’ingresso nell’Ue nel 2010 o al massimo nei primi mesi del 2011».

«Siamo dirimpettai – ha affermato il sindaco Obersnel – e dunque siamo condannati a collaborare. Ma questo accordo non possiamo considerarlo una condanna dal momento che le nostre due città hanno molti elementi in comune, in particolare per quanto concerne la loro storia e la loro architettura». Ha anche ricordato l’accordo già stretto con il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’importante lavoro per una Croazia europea svolto dal ministro degli Esteri Franco Frattini e gli scambi culturali con Trieste concretizzatisi oltre che con la mostra fotografica che si è inaugurata proprio ieri sera, con quella sulla scultura croata che si è recentemente tenuta al Salone degli incanti.

La cerimonia ha avuto un risvolto pubblico con la passeggiata tra piazza Unità e via Cassa di Risparmio notata da non pochi triestini. In piazza della Borsa Dipiazza ha illustrato a Obersnel la ricollocazione della fontana del Nettuno. «Le ripavimentazioni e le nuove illuminazioni stanno cambiando volto a una città – ha sottolineato Dipiazza agli ospiti croati – che è prima in Italia per qualità della vita».

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