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01 ago – Da Roma 5 milioni di euro agli italiani d’oltreconfine

Sono state firmate ieri a Roma le Convenzioni 2009 tra il ministero degli Affari esteri e l’Università popolare di Trieste e tra la stessa Farnesina e l’Unione Italiana, documenti che permetteranno quest’anno il finanziamento (per circa 3 milioni di euro) dei progetti derivanti dalle legge 19/91, a favore della Comunità nazionale italiana che vive in Slovenia e Croazia. Da parte dell’UpT erano presenti nella capitale il presidente Silvio Delbello e il direttore generale Alessandro Rossit, mentre l’Ui era rappresentata dal presidente della Giunta esecutiva, Maurizio Tremul, e dalla direttrice amministrativa, Orietta Marot.

Con la Convenzione tra Ministero e UpT, pesante 2 milioni e 136 mila euro, si provvederà al restauro della scuola elementare Dolac e dell’ex Liceo italiano di Fiume, come pure a finanziare la vasta attività ordinaria dei connazionali di Istria, Quarnero, Dalmazia e Slavonia, in cui rientrano il Centro di Studi di musica classica, la fornitura di libri e attrezzature alle scuole, le colonie estive dei ragazzi delle elementari, le escursioni in Italia delle scuole e delle Comunità degli Italiani, come pure numerose altre iniziative. Il documento Ministero degli Esteri-Unione italiana, per complessivi 950 mila euro, servirà all’acquisto del pullmino per la scuola elementare di Pirano, per il restauro dell’asilo di Lussinpiccolo, della scuola periferica San Lorenzo Babici (Umago), della scuola fiumana Gelsi e delle Comunità degli Italiani di Spalato e Visinada.

Non è tutto, poiché tali mezzi saranno impiegati per la distribuzione del quotidiano La Voce del Popolo nelle scuole, per corsi d’italiano e attività culturali nelle Comunità degli Italiani, per le borse libro e infine per la tutela delle tombe italiane nei cimiteri. Dopo la firma, vi è stato l’incontro con il neodirettore generale per l’Europa del ministero degli Affari Esteri, ambasciatore Mario Bova, a cui era presente l’ambasciatore Daniele Verga, responsabile alla Farnesina per la minoranza italiana e gli esuli. Nel corso del colloquio, definito cordiale e molto promettente in chiave futura, si è parlato dello stato di attuazione degli interventi e dei rifinanziamenti, con la speranza che possano consentire di spendere quanto prima i fondi residui e quindi permettere di dare vita alle iniziative nel 2010 e negli anni a venire in tempi rapidi. L’intento, l’ambizione, è di arrivare alla firma delle citate convenzioni già all’inizio del 2010, per poter quindi fruire in tempi veloci dei mezzi erogati da Roma. In tal senso, le firme di ieri sono state una specie di prova generale, poiché sono avvenute in anticipo rispetto al 2008 e agli anni precedenti.

«All’ambasciatore Bova – così Tremul al telefono – abbiamo ribadito la necessità legata al rifinanziamento della legge 193/04, che scade quest’anno, trovando un interlocutore molto attento e sensibile a quelle che sono le esigenze della nostra Comunità nazionale. Ci ha assicurato che in sede politica si sta lavorando per arrivare non solo al rifinanziamento, ma anche per riportare le dotazioni ai livelli del 2008. Quest’anno, come noto, i finanziamenti hanno subito un taglio del 32 per cento. Poi abbiamo avuto una riflessione su alcuni interventi culturali e nel campo della scuola e della formazione, il tutto per dare impulso alle attività dei connazionali. L’impressione degli ambasciatori Bova e Verga è che ci sia una grande volontà della Farnesina di capire e di aiutare le prospettive di crescita della Comunità nazionale italiana».

Il presidente Delbello, nel commentare questo primo incontro ufficiale con l’ambasciatore Bova, ha parlato di appuntamento molto importante, in cui – oltre allo scambio di opinioni – si è fatto un discorso per il futuro, che comprende senz’altro il rifinanziamento della 193/04: «Abbiamo constatato l’interesse del direttore generale Bova e dell’ambasciatore Verga per la soluzione dei problemi, a cui si aggiunge l’interesse in sede politica manifestato sia dal sottosegretario Mantica, che tempo fa dal ministro degli Esteri Frattini. Da parte nostra siamo sereni e fiduciosi, convinti che le cose andranno per il meglio e che nel 2010, tenuto conto che la firma delle convenzioni si è avuta in anticipo rispetto agli anni passati, potremo agire più tempestivamente e dunque più in scioltezza».

di Andrea Marsanich su Il Piccolo del 01 agosto 2009)

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