«L’ultima cosa che dobbiamo fare noi linguisti, quando cerchiamo di comprendere e analizzare le lingue, è quella di guardare i confini”. Queste parole, pronunciate dallo studioso Giovanni Rapelli, colgono appieno, nella loro apparentemente ingenua semplicità, il significato di fondo del Premio Tanzella, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione.
La presentazione del Premio, avvenuta ieri sera, presso il foyer del Teatro Nuovo di Verona, ha ancora una volta dimostrato l’importanza e la necessità di continuare a realizzare questo genere di iniziative. Francesca Briani, presidente ANVGD di Verona, e Loredana Gioseffi, presidente della commissione del Premio, ci hanno permesso di avvicinarci alla vivace e prolifica cultura istriana, fiumana e dalmata fornendoci un punto di vista privilegiato.
Gli autori premiati non hanno “etichette”. Il loro merito consiste nel loro prezioso contributo letterario e di memoria. Poesie, ricerche, gialli, racconti, tesi di laurea. Si tratta di tracce di pensieri, di sentimenti e passioni che testimoniano la salda presenza di un amore per le origini che rinasce in nuovi germogli di tenacia e di speranza.
I premiati
Il Primo Premio assoluto è andato al musicista e scrittore David Di Paoli Paulovich per la sua opera di ricerca intitolata “Così Rovigno canta e prega a Dio”. Numerosi sono stati gli altri premi – e in alcuni casi le menzioni d’onore – suddivisi per sezioni. Per la sezione Storia abbiamo Giorgio Federico Siboni, Guido Rumici, Antonio Zett. Per la narrativa “Il giallo” di Massimiliano Comparin, il lavoro di Giuliana Donorà e quello di Rita Muscardin.
Vincitori nella sezione “Testimonianze” sono risultati Aulo Crisma, la coppia Malavasi Piuca, Reneo Lenski, Glauco Dinelli e Mario Lorenzutti. Le menzioni d’onore continuano poi con Silvia Moscati e Alessandro Cuk. Insomma, i riconoscimenti sono davvero numerosi.
Un importante premio è stato assegnato anche alla raccolta di poesie intitolata “I cucai”, della fiumana Tiziana Dabović, caporedattrice del mensile per ragazzi “Arcobaleno”, della nostra casa editrice EDIT. I versi della giornalista hanno conseguito la Targa “Per non dimenticare”, del generale Edgardo Pisani.
Silvia Pesaro su “la Voce del Popolo” del 23 marzo 2013