ANVGD_cover-post-no-img

Vela: Straulino, il più bravo di tutti i tempi (Vela feb 10)

Agostino "Tino" Straulino è nato nel 1914 nell'isola di Lussino in Istria ed è morto nel 2004 a Roma. Ha vinto 4 mondiali, 10 europei, 13 italiani, un oro e un argento olimpici, un mondiale d'altura.
 

Tocca a me scrivere di un libro "Straulino signore del mare". Lo faccio con orgoglio, ma anche con un timore che non è reticenza. Per uno che ha conosciuto il più grande velista italiano di tutti i tempi è già un impegno, ma ricordarlo come uno di quelli che, avendogli regatato contro e avendole sempre prese, riporta alla memoria la sua figura, è nostalgia. Debbo confessare, però, che mi gratifica il ricordo della soddisfazione provata, pur essendogli arrivato dietro, di avere spesso tagliato il traguardo prima di altri. In questa posizione ho trovato un complice, il libro a lui dedicato. Non voglio mancare di dar credito ai lettori commemorando Beppe Croce, il Presidentissimo della vela, ma approfitto per "rubargli" dei ricordi… La mia prima regata contro Tino, la corsi a Livorno nel 1935. Se escludiamo la parentesi della guerra durante la quale Straulino scrisse pagine non dimenticate di eroismo, la nostra amicizia è durata una vita… avversari e collaboratori, io capo equipe, lui timoniere sempre più bravo.

Da questa lunga frequentazione avrebbe anche potuto nascere una rivalità, esorta invece una profonda amicizia… L'ho seguito in quattro olimpiadi (Londra, Helsinki, Napoli, Tokyo), in quattro campionati mondiali da lui vinti: negli Star a Cascais, due volte a Napoli, e ancora a Napoli nei 5.5 e in molti altri campionati dove soltanto la sfortuna gli ha tolto la vittoria… Indimenticabile è la giornata di luglio quando Straulino con l'amico Rode vinse la medaglia d'oro ai Giochi di Helsinki 1952..    difficile entrare nella leggenda vincendo regate veliche. Straulino ci è riuscito. E' diventato un simbolo… Anche di ciò gli yachtmen del nostro paese debbono essergli grati". A questo punto credo sia giusto ricordare lo Straulino uomo, il miglior modo è quello di riprendere qualche frase dell'autobiografia contenuta nel libro: "Se incontri uno di Lussino, stai certo che è un marinaio o, almeno, lo è stato. Dove si trovi Lussino, un'isola di 80 chilometri quadrati, pochi lo sanno.. .Per i marinai quell'isola, conosciuta fin dai tempi remotissimi come un porto sicuro contro le improvvise tempeste del Quarnero, appariva carne un vero e proprio seno materno: "u sino", il seno di Cherso . . . L'isola dalmata oggi appartiene alla Croazia. Una volta era italiana. Si trova sotto la punta dell'Istria… Fui costretto un giorno ad andarmene per sempre…, mi ha insegnato ad amare il mare, sentimento che va coltivato per navigare… Nato (1914, ndr) in una collettività di marinai, i miei genitori non persero tempo a gettarmi fra le braccia del mare. Se non fossi riuscito a volergli bene mi avrebbero gettato da una altissima rupe. Ma il mare lo amai, e così profondamente, che ancore rimane, l'unica e vera passione della mia vita… Mettetemi al centro di un deserto e raggiungerò il mare seguendo il mio fiuto! Papà Piero, un pezzo d'uomo alto e vigoroso, al ritorno dai suoi lunghi viaggi amava oziare andando in barca lungo le coste dell'isola e, poiché gli stavo sempre alle costole, ne approfittava per insegnrmi che cosa il mare poteva offrimi e che cosa dovevo temere di luì… A cinque anni ero un marinaio: nuotavo e portavo la barca a vela… Ehi Tino, – un giorno mi chiama mio zio Joe, detto il rosso – anche lui marinaio – che con mio padre era tornato dopo una lunga assenza da Lussino e mi indicò una piccola barca dondolante nel porto… Come tutti i marinai che andavano lontano, avevano occupato il tempo libero in qualche lavoretto. Durante l'ultimo viaggio, mio padre e lui avevano pensato dì costruirmi una barchetta. La chiamai "Sogliola". Chiudo qui la mia "rapina" al libro, anche se sono certo che il lettore vorrebbe continuassi. Ma le 180 pagine completano il racconto con splendide fotografie. Sono la parte dove la storia di Tino si sposa con le navi e le barche che ha comandato. Straulino non è stato soltanto un grande regatante, ma anche un ammiraglio della Marina che ha portato la nostra bandiera nei mari del mondo. Ora riposa a Lussino. Un saluto alla voce.   

Mario Oriani
 

IL LIBRO E LA MEDAGLIA "Straulino signore del mare" a cura di Tiziana Oselladore, Comunicarle Edizioni, 178 pagine, 25 euro.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.