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Unione Istriani: se non ci fosse l’ANVGD…

Oggi (4 aprile) riceviamo il numero di gennaio-febbraio del periodico dell'Unione degli Istriani, nel quale l'ANVGD fornisce un importante contributo al riempimento delle pagine.

Infatti da una parte il direttore Enrico Neami accomuna i "negazionisti" e "revisionisti" alla nostra Associazione, avendo così la possibilità di inchiostrare sull'argomento una buona mezza pagina.

Dall'altra Massimiliano Lacota cita più volte il nostro sodalizio, direttamente e indirettamente, parlando di menzognero testo della lapide di Bologna, di una nostra associata dimessasi, del buonismo accondiscendente di certi nostri rappresentanti, di disegno diabolico, di camaleontismo politico.

La Redazione invece ci dedica un'intera pagina sulla lapide di Bologna, nella quale si parla del nostro tradimento doppiogiochista confluito in un gesto di derisione.

Ma non pensiate che il periodico non riesca a trovare di meglio: purtroppo non siamo l'unico degli argomenti.

Tolti i testi a noi dedicati, troviamo in questo numero altre interessantissime informazioni, come un articolo sulla deportazione del popolo ceceno e inguscio, la notizia di una ex fotomodella nominata portavoce del governo ungherese e quella delle polemiche in Grecia per un ritratto di Lenin apparso in una chiesa greco-ortodossa nella cittadina di Axioupolis.

Segnaliamo anche l'articolo di approfondimento sugli zingari in Romania e la rubrica "L'opinione" in cui viene dato spazio alla richiesta della restituzione di Istria, Fiume e Dalmazia alla sovranità italiana.

L'editoria dell'Esodo ha scritto oggi una nuova luminosa pagina di storia.

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