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Unicredit investirà 2 miliardi su Spalato (Il Piccolo 03 set)

FIUME La Dalmazia e la città di Spalato rivestono un ruolo importante nell’operato degli istituti bancari del gruppo Unicredit. Ed è quindi logico che anche Zagrebacka banka (ZaBa) come parte integrante del gruppo italiano, sia interessata ad avere un buon rapporto con il sindaco spalatino. Queste le parole – in una laconica dichiarazione alla stampa – rilasciate dall’amministratore delegato di Unicredit Group Alessandro Profumo, al termine di una visita di alcune ore nel capoluogo dalmata.

Arrivato da Roma verso le 17 di mercoledì con un jet privato all’aeroporto spalatino di Resnik, Profumo ha trovato ad accoglierlo il sindaco Željko Kerum, e l’intero stato maggiore di ”ZaBa”, con a capo il presidente del principale istituto bancario croato, Franjo Lukovic. Dopo i convenevoli, con un codazzo di auto blu la comitiva si è trasferita nel poco distante marina di Spalato, dove era in attesa il panfilo “Joke”, proprietà della holding di Kerum, finito di recente nel mirino della Procura croata per l’ipotesi di evasione fiscale.

È stato a bordo del “Joke”, in assoluta riservatezza, che si sono svolti i colloqui fra Kerum, Profumo e Lukovic, assistiti da solo pochi collaboratori. Nessuna indiscrezione sui temi trattati. Al termine, con la predetta trafila di auto blu, la comitiva si è trasferita nella palazzina dell’amministrazione municipale, dove i tre si sono rivolti brevemente ai giornalisti in attesa. Pur se conciso, il più loquace è stato il sindaco Kerum, a detta del quale l’incontro è servito a mettere a fuoco alcuni progetti di primaria importanza per Spalato e dintorni, per la realizzazione dei quali urgono finanziamenti ingenti: due miliardi di euro, secondo il sindaco, che ha tuttavia evitato di accennare concretamente alle opere da finanziare. Durante i cinque minuti dell’incontro con la stampa ai giornalisti si è rivolto pure il presidente amministrativo della ”ZaBa”.

Lukovic è stato solo un tantino più esplicito, affermando che «nei prossimi cinque anni Spalato sarà uno dei punti nodali di allocazione finanziaria e l’odierno incontro con il sindaco Kerum ha consentito focalizzare meglio i progetti in cantiere». Lukovic ha quindi auspicato pure una prossima accelerazione dei preliminari amministrativo-burocratici, «per rendere possibile l’erogazione dei nostri finanziamenti». Poche frasi, ma chiare. E sei ore dopo, alle 23, Profumo era già in volo per rientrare a Roma. Pur se, come detto, nessuna delle grandi opere amose cullate dall’attuale amministrazione spalatina è stata menzionata esplicitamente, non è certo arduo intuire che cosa sia in ballo. I piani per il rilancio in grande stile di Spalato come crocevia turistico e come principale cardine economico della fascia costiera sono più o meno noti e interconnessi.

Fanno leva principalmente sul progetto di sviluppo della cosiddetta “Zapadna obala” (Riva occidentale) del comprensorio portuale spalatino, dove si punta a una molteplicità di strutture diportistiche, alberghiere e commerciali. Qui inclusa la nascita di un polo indicato come “sportivo-commerciale” in zona Lora, ossia a contatto di gomito con l’omonima base che ospita il Comando della marina militare e che sovente accoglie anche le unità della Nato in visita al capoluogo dalmata. Per la “Riva occidentale” il progetto di massima è intanto già in fase di stesura. Si basa sull’idea premiata all’apposito concorso e firmata da due studenti di architettura. Un’idea, tra l’altro, che colloca tra gli assi portanti anche quell’Hotel Marjan, proprietà del ”reame” targato Kerum, la cui ristrutturazione infinita sembra attualmente arenata proprio sulle secche della penuria finanziaria. Per interposta ”ZaBa”, adesso potrebbe pensarci Unicredit. (f.r.)

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