Una targa per il martire istriano Don Angelo Tarticchio

In attesa dell’ approvazione  della Commissione nominata dal Comune di Milano, preposta alla valutazione delle iniziative regolate dal Protocollo “Milano è Memoria”, a  seguito di richiesta presentata al Municipio 2 dallo scrivente Comitato,  a nome della comunità degli esuli istriani, fiumani, dalmati, figli e discendenti milanesi, sabato 19 giugno u.s., alle ore 11, nei giardini di Piazzale Salvatore Farina, Milano, si è svolta  la  cerimonia  di inaugurazione della targa “provvisoria” in ricordo  del martire istriano Don Angelo Tarticchio.

Il Presidente del Municipio 2, Signor  Samuele Piscina, ha dato inizio alla cerimonia  porgendo i saluti di circostanza a tutti gli intervenuti; ha comunicato che la cerimonia di inaugurazione  veniva svolta prima dell’approvazione da parte della Commissione preposta, per la decisione  assunta  e concordata  con la comunità degli esuli,  precisando che la targa sarebbe stata  coperta subito dopo la cerimonia, in attesa dell’ approvazione da parte del Comune di Milano .

 E’ nostra intenzione ripetere la  cerimonia, ad autorizzazione ottenuta, se possibile, il 16 settembre p.v.,   in occasione dell’anniversario  dell’arresto di Don Angelo Tarticchio , per mano dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito, il 16 settembre 1943 e successivo infoibamento.

 Piero Tarticchio, con grande commozione, ha ricordato la figura e il tragico martirio di  Don Angelo Tarticchio.  Il Presidente del Comitato Pro Monumento, Romano Cramer, a nome di tutte le Associazioni e di tutta la Comunità degli esuli giuliano-dalmati di Milano, ha ringraziato sentitamente il Presidente Samuele Piscina e tutta l’Amministrazione del Municipi 2 per la vicinanza dimostrata nei confronti del mondo degli esuli con  tale iniziativa . Cramer ha sottolineato che il martirio di Don Angelo Tarticchio, è simbolo del martirio di tutti i sacerdoti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia   che  , “IN ODIUM FIDEI”, sono stati martirizzati dai comunisti jugoslavi di Tito: sono stati assassinati ed infoibati centinaia di sacerdoti e suore, non solo italiani ma anche sloveni e croati: l’istriano Don Francesco Bonifacio, lo sloveno Beato Lojze Grozde, e il croato Beato Miroslav Bulesic.

Il Presidente del Comitato Provinciale di Milano dell’A.N.V.G.D., Matteo Gherghetta, nel suo intervento, ha affermato l’importanza di tener viva la memoria e la storia del nostro martoriato popolo.

 Il sacerdote della  Parrocchia dedicata a Sant’ Angela Merici, dopo aver  letto un passo  del Vangelo, ha benedetto la targa. La Signora Barbara Tarticchio, fia del nostro Piero, ha letto la commovente preghiera dell’infoibato, scritta dall’Emerito Monsignor Antonio Santin.

Erano  presenti alla cerimonia il Presidente Onorario del Comune di Fiume in Esilio Guido Brazzoduro; il Vice Presidente del Movimento N.I.F.D., Paolo Spadafora (da Verona); Elisabetta Barich, in rappresentanza del Comune di Zara in Esilio e dei Dalmati Italiani nel mondo; il sig. Gian Paolo Pola  pronipote di Don Angelo Tarticchio con la moglie Lucia Bellaspiga;  il Presidente dell’Associazione Assoarma di Milano, Arch. Gabriele Pagliuzzi; e in rappresentanza, della  Associazione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana  – Nastro Verde –  il Colonello  Fernando Sollazzo, Delegato Nazionale, e l’Alfiere Carlo Venegani. Era presente il labaro del Comune di Pola in esilio affidato al Signor Edoardo Segnan.

Romano Cramer
Presidente del Comitato Pro Monumento

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