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Una storia di passioni nella Fiume di D’Annunzio (Voce del Popolo 05 dic)

FIUME – Lunedì sera (ore 18), la Comunità degli Italiani di Fiume ospiterà a Palazzo Modello l’autrice del romanzo “Greta Vidal – Una storia di passioni nella Fiume di D’Annunzio”, di Antonella Sbuelz Carignani, appuntamento organizzato in collaborazione con la casa editrice EDIT. Alla presentazione del volume, oltre alla stessa autrice, interverranno lo storico Fulvio Salimbeni, docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Udine, Laura Marchig, direttrice del Dramma Italiano, Silvio Forza, direttore dell’EDIT, e Mario Simonovich, caporedattore responsabile della rivista “Panorama” (EDIT).

La scrittrice, nata a Udine, è docente di Lettere e Storia presso l’ITI “A. Malignani” di Udine, collabora con riviste letterarie e alle pagine culturali di vari settimanali. Ha pubblicato poesia, saggistica e narrativa. Dopo la trilogia di racconti “Amori minimi” (1996) e il romanzo “Il nome nudo” (2001), ha pubblicato “Il movimento del volo” (2007), che ha ottenuto lusinghiere critiche e numerosi riconoscimenti (Premio Biblioteche di Roma, Premio Predazzo, Premio Caterina Percoto, Premi Selezione Rhegium Julii e Domenico Rea).

Si tratta di un libro avvincente e pieno di sorprese, il cui sottotitolo “Una storia di passioni nella Fiume di D’Annunzio”, colloca da subito le vicende nelle loro coordinate spazio-temporali. È una storia scandita in cinque stagioni, le stesse che animarono l’impresa di D’Annunzio a Fiume, tra settembre 1919 e dicembre 1920. Precisa è la documentazione storica e cronachistica, fedelmente riportata a dare una precisa contestualizzazione alla narrazione: telegrammi, dispacci, lettere, di Nitti (capo del Governo italiano), del generale Pittaluga, del generale Badoglio, dell’ammiraglio Millo, dell’ammiraglio Caviglia, di Mussolini, nonché articoli di giornali dell’epoca.

Le vicende sono raccontate dal punto di vista di alcuni giovani, che vivono la situazione come una radicale stagione di rinnovamenti sotto il profilo politico, sociale, culturale. Importante è il ruolo della protagonista, Greta Vidal, giovane studentessa di Abbazia, che trovatasi improvvisamente dentro eventi straordinari vuole capire la situazione con la propria mente, senza lasciarsi coinvolgere da conformismi o da facili emozioni. Greta osserva i mutamenti, si interroga, va in fondo alle cose, mantiene una freschezza gioiosa nella sua volontà di avvicinarsi al mondo attraverso la sua comprensione.

Con la scrittura di questo libro, sulla scia delle ricerche di Claudia Salaris (“Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume”, Il Mulino, 2002), Antonella Sbuelz Carignani ha voluto dare voce a quei fermenti culturali, a quelle ansie profonde di rinnovamento sociale ed economico, a quelle scelte di libertà sessuale e artistica, al desiderio di dare vita a un esperimento politico che coinvolgesse tutte le espressioni della società, che portarono Fiume alla ribalta internazionale, e fecero confluire nella città moltissimi giovani intellettuali dall’Europa e da varie parti del mondo. Ci sono diversi personaggi storici, altri di invenzione, altri ancora che sono modellati avendo come riferimento dei personaggi storici. La narrazione compie precise scelte nell’indagine sulla realtà: mentre la figura di Greta è ampiamente trattata e attraverso i suoi occhi si delineano le principali vicende raccontate, la figura di D’Annunzio, ad esempio, è solo ritratta di scorcio, attraverso le sue orazioni, i suoi scritti, i suoi discorsi.

Il libro è corredato da un apparato finale di note in cui i personaggi storici, i riferimenti concreti e tutti gli elementi di storicità sono evidenziati in modo chiaro, e dove si danno anche utili indicazioni per ulteriori possibili approfondimenti delle vicende. (as)

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