La Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano ha celebrato la ricorrenza di Santa Lucia con un triplice appuntamento. Una celebrazione molto sentita in particolar modo in Sicilia, terra d’origine della martire, nonché nei Paesi nordici ma anche nel Piranese. Una delle principali località, infatti, porta proprio il suo nome, o sarebbe meglio dire portava, considerando che nel secondo dopoguerra all’abitato fu tolto l’appellativo di Santa. Ciononostante gli appartenenti alla Comunità italiana hanno continuato a riferirsi all’abitato con l’agionimo storico, che era in auge per diversi secoli.
“La CNI ci tiene molto a questa ricorrenza e dopo due anni condizionati dalla pandemia siamo riusciti a preparare una serata interamente dedicata a Santa Lucia. Finalmente abbiamo potuto ritrovarci e festeggiare assieme questa figura che rappresenta chi abita nella località che porta il suo nome e non soltanto”, ha rilevato il presidente ad interim della CAN comunale, Andrea Bartole.
Il prologo della manifestazione si è svolto presso l’Incubatore creativo “Istria” dell’Unione Italiana a Santa Lucia, dove la presidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, Fulvia Zudič, ha inaugurato la mostra dei lavori manuali del gruppo “Il filo d’oro”, attivo in seno al sodalizio e guidato da Loredana Ruzzier. Per l’occasione hanno preparato degli addobbi per le prossime festività, più precisamente degli angeli fatti all’uncinetto, degli gnomi natalizi e delle palle di Natale in velluto, impreziosite da nastri, dettagli in ceramica e brillanti. L’esposizione, alla quale ha contribuito anche l’attivista Giorgina Rebol con le sue creazioni, rimarrà aperta al pubblico sino all’Epifania. All’inaugurazione è seguito un momento conviviale, al quale gli intervenuti hanno potuto scambiare quattro chiacchiere, gustando dei dolci fatti in casa e riscaldandosi con del tè o del vin brulè.
Nell’intima cornice della chiesetta di Santa Lucia si è svolto, invece, il secondo appuntamento della serata. Sono stati numerosi i fedeli accorsi per assistere alla messa bilingue in suffragio alla patrona della parrocchia, officiata dal parroco Vinko Paljk, che ha brevemente ripercorso la vita della martire di Siracusa, le cui spoglie sono custodite a Venezia. Nell’omelia ha ricordato il coraggio della giovane, invitando i fedeli a portare la luce nel proprio animo, seminando e osservando i valori più nobili come il rispetto e la fratellanza tra i popoli, lacerata da una guerra scoppiata non lontano da noi. A margine della funzione religiosa, arricchita da canti in onore di Santa Lucia, la cui figura è legata alla luce, ha preso corpo un corteo che ha sfilato fino al terreno dove è prevista la costruzione della nuova chiesa della località, che con il bagliore dei lumini votivi ha illuminato le principali strade del centro.
La celebrazione si è conclusa nei vani della Comunità locale di Portorose, con l’ultimo atto dedicato alla musica, al teatro e ai ricordi. Protagonisti dell’incontro il coro misto “Giuseppe Tartini”, diretto dal maestro Klemen Miklavčič e il gruppo di filodrammatica del sodalizio, guidato da Samanta Kobal, che ha proposto al numeroso pubblico la pièce “L’inventore del cavallo” di Achille Campanile, liberamente adattata dalla Kobal. Con la proiezione di due video dedicati alla località di Santa Lucia e alla sua chiesa, Roberto Jakomin, inoltre, ha fatto fare ai presenti un tuffo nel passato, mostrando una carrellata di fotografie e cartoline d’epoca raccolte grazie all’aiuto di parenti e amici, tra cui il recentemente scomparso Giulio Ruzzier, grande cultore della storia patria. Gli organizzatori gli hanno riservato un pensiero speciale, per poi dedicare un commosso applauso a Ruggero Paghi, altro personaggio di spicco, per anni mentore della filodrammatica piranese, che si è spento nei giorni scorsi dopo una lunga malattia.
Kris Dassena
Fonte: La Voce del Popolo – 18/12/2022