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Trieste, primo maggio “jugoslavo”, polemiche dopo il corteo – 04mag15

 

È avvelenata la coda del Primo maggio a Trieste. L’esposizione della bandiera iugoslava e di quella italiana con tanto di stella rossa, nel contesto della manifestazione conclusiva che Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato venerdì in piazza dell’Unità d’Italia, in occasione della Festa del Lavoro, ha scatenato durissime reazioni. Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia, parla di «inaccettabile rituale con esposizione di bandiere che richiamano l’occupazione dell’esercito iugoslavo, cioè di una buia pagina della storia della nostra città. Tutto ciò – incalza – nell’indifferenza di chi la manifestazione l’ha organizzata e del sindaco, che dovrebbe rappresentare tutti i triestini, e che ha partecipato serenamente al corteo». Everest Bertoli, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, dice che «le truppe comuniste iugoslave entrarono in città come oppressori quanto e più delle truppe naziste. Pazzesco – aggiunge – che nessuna autorità sia intervenuta in piazza». Bertoli e il capogruppo del Pdl, Lorenzo Giorgi, hanno subito preparato due mozioni da sottoporre al consiglio comunale.

 

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