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Trieste: duecento insegnanti da tutta Italia a scuola di Esodo – 07mar13

Le vicende dell’esodo dall’Istria, Fiume e Dalmazia affrontate secondo i nuovi parametri della storiografia. Tra (ri)lettura e approfondimento, Trieste ospita nella sede dell’auditorium del museo Revoltella di via Diaz 27, dal 14 al 16 marzo, il quarto Seminario nazionale per insegnanti denominato “Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola. La storia del confine orientale nell’insegnamento scolastico: attualità e prospettive future”.

L’iniziativa è promossa dall’Ufficio scolastico regionale in collaborazione con le Associazioni degli esuli e il supporto del Comune e della Prefettura [in primis da Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, ndr]. Una storia a lungo dimenticata e spesso nemmeno inserita nei libri di scuola, diventa dunque un capitolo cui dedicare attenzione, a partire dalla preparazione degli stessi “formatori” per giungere alla popolazione studentesca, anche attraverso il rinnovo delle procedure didattiche. Su queste tracce il seminario nazionale proverà a disegnare le nuove basi per una possibile svolta, aprendo un focus sulla questione del confine orientale e sui riflessi all’interno dei testi scolatici.

Circa 200, tra docenti e relatori provenienti dalle varie regioni d’Italia, attesi alla tre giorni proclamata dal Tavolo di lavoro nazionale per la storia degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, sigla istituita dal Consiglio dei ministri ai fini della diffusione della conoscenza dei temi legati al confine orientale italiano e all’esodo dei suoi cittadini italiani. L’inaugurazione si terrà il 14 marzo in Prefettura, dove i partecipanti saranno accolti anche con un concerto di benvenuto (alle 19) dell’orchestra del conservatorio Tartini.

Nelle giornate del 15 e 16 marzo si lavorerà sulla base di gruppi di lavoro e relative lezioni e dibattiti che vedranno la partecipazione di esperti del settore come Roberto Spazzali, Giorgio Federico Siboni, Maria Ballarin e Bruno Crevato Selvaggi. L’apertura dei lavori della prima giornata sarà affidata alla relazione di Giovanni Stelli, studioso e docente fiumano. Il museo Revoltella non sarà l’unica sede del seminario.

Le visite sul campo fanno parte integrante del programma di studio, con le tappe alla Foiba di Basovizza e al Centro raccolta profughi di Padriciano. All’insegna del “formare i formatori”, il seminario include anche questa missione e per farlo ha coinvolto l’Associazione italiana degli editori, attesa con i suoi rappresentanti nella giornata del 16 marzo per fornire una prima bozza di indicazioni sulle future possibili letture in campo scolastico rivolte al tema storiografico del confine orientale. Non è tutto.

Durante la presentazione dell’evento – avvenuta ieri nella sede dell’Ufficio scolastico regionale a cura del direttore Daniela Beltrame, dei membri delle associazioni degli esuli e dell’assessore comunale alla Educazione, Antonella Grim – è stato ufficializzato anche l’arrivo a Trieste di alcuni protagonisti del concorso nazionale “Cultura e Vita materiale tra la terra e il mare Adriatico orientale”. Nella schiera dei vincitori, ricevuti al Quirinale lo scorso 11 febbraio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal ministro Francesco Profumo, figura anche una scuola della regione, la Gabelli di Porcia (Pordenone), prima nel settore delle scuole primarie con un progetto di ricerca sugli antichi mestieri nel versante orientale dell’Italia.

Francesco Cardella
“Il Piccolo” 5 marzo 2013

 

 

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