Trieste. Quasi pulita la Rosa dei venti. A circa un mese dal raid vandalico il manufatto sistemato sul molo nel 1925 a ricordo dell’arrivo del cacciatorpediniere Audace nel ’18 è stato parzialmente sistemato. La pulizia infatti ha riguardato solo la parte bronzea ma per quanto riguarda la base di pietra occorrerà altro tempo. Perché la vernice spray è penetrata e occorrono particolari solventi per pulire la pietra porosa senza danneggiarla.
Ma almeno qualcosa è stato fatto. Soprattutto dopo le proteste apparse su Facebook in cui molti avevano stigmatizzato l’atto vandalico. Ma anche si erano lamentati dei ritardi nell’intervento di restauro del manufatto, rimasto per un mese lordato.
Il 4 aprile erano apparse scritte di colore nero su entrambe le parti del manufatto, sia sul disco di bronzo sia sulla colonna di pietra bianca. Proprio sull’elemento bronzeo si leggeva (della seconda parola appariva incompleta solo la lettera finale) un’offesa nei confronti dell’Italia scritta con la vernice spray nera. Vicino, un’altra parola ancora, ripetuta pure sulla sottostante colonna: «teen». Al centro, un ulteriore segno proprio sopra la storica incisione che ricorda il 3 novembre 1918. Ed erano stati imbrattati anche alcuni masegni della pavimentazione.
Pochi giorni fa fonti vicine all’Autorità portuale avevano annunciato l’imminente intervento di restauro senza nascondere tuttavia le difficoltà legate all’iter burocratico, che coinvolgeva pure la Soprintendenza. Per l’operazione di pulizia si era offerta gratuitamente la cooperativa Snem service di Opicina, specializzata in ristrutturazioni e manutenzioni edili.
(fonte “Il Piccolo” 15 maggio 2013)
