FLAVON (Trento). Venerdì alle 20.30, sala polifunzionale, incontro su “Una testimonianza su don Felice Odorizzi”, il cui momento centrale sarà la proiezione del film “La città dolente” diretto da Mario Bonnard tra il 1947 e il 1948, e sceneggiato da Federico Fellini, Aldo Benedetti e Anton Giulio Majano. “Uno dei protagonisti della pellicola è don Felice, un prete che si adoperò con grande impegno per coordinare le partenze dei profughi e cercare di risolvere i problemi in quel clima di alta drammaticità. Quel prete è don Felice Odorizzi, nato a Flavon (1988), morto a Bolzano (1980), e che ha operato a Pola (Istria) dal 1921 al 1947, l’anno dell’esodo degli italiani dopo il Trattato di Parigi del 1947 che aveva assegnato l’Istria alla Jugoslavia” ha spiegato ieri il sindaco di Flavon, Emiliano Tamè. “Il centro sportivo comunale lo dobbiamo a lui. Nel 1954, sfollato da Pola a Bolzano, don Felice veniva spesso a Flavon. Per un periodo è stato anche presidente della Pro Loco e in quel ruolo promotore dell’impianto che ora ne porta il nome” ha aggiunto l’assessore Albino Tolotti. Una ferita quella dell’esodo degli italiani dall’Istria che a Flavon ha una testimone diretta, Daria Ursini Candotti la cui storia ha avuto ampio rilievo lo scorso anno sulla stampa nazionale quando, dopo sessant’anni, era tornata a rivedere la casa di Pola dove era vissuta da bambina e che aveva lasciato il 17 febbraio 1947, per imbarcarsi con genitori e otto fratelli sulla nave Toscana che portava i profughi sull’altra sponda dell’Adriatico. Alla serata interverranno il direttore del Museo Storico di Trento, Giuseppe Ferrandi, e Alvaro Soppa, segretario del Comitato provinciale di Bolzano dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia. (g.e.)