“Baluba – continua Petrelli (Comitato 10 Febbraio) – un termine simpatico, mutuato dai dialetti settentrionali ma che, anche in Umbria, può essere usato in modo inequivocabile per definire lo scarso spessore di chi commette un gesto simile”.
Posta, il 10 Febbraio, dal gruppo provinciale e giovanile di Forza Italia in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, la corona è stata rovesciata e danneggiata; il nome della via colorato di rosso.
Ancora Petrelli: “In realtà, c’è ben poco da stupirsi e ancor meno da indignarsi. Basterebbe, infatti, buttare un occhio sui vicini Lungo Nera 25 aprile e Belvedere 13 Giugno (liberazione di Terni), luoghi che recano il nome di date importanti della Storia nazionale e locale, per capire quanto in città il passato e le sue tappe fondamentali siano ben poco rispettati: degrado, erba alta, sporcizia. Ma per un atto vandalico che vorrebbe, goffamente, cancellare la memoria delle Foibe, altri tasselli si aggiungono subito al mosaico delle persecuzioni titine. Infatti, mentre a Terni si consumava il gesto, a Corno di Rosazzo (UD) le autorità locali hanno individuato una fossa comune, forse proprio una Foiba, nella quale si stima siano concentrati fra i duecento e gli ottocento corpi. Un ritrovamento drammatico ma che, da sé, mette ancora una volta in crisi teorie e atteggiamenti negazionisti”.
