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Tariffe ”democratiche” per i diportisti in Croazia (Il Piccolo 09 giu)

di ANDREA MARSANICH

FIUME Da lunedì scorso, stando a quanto comunicato ufficialmente dal Ministero del mare e trasporti, è entrato in vigore in Croazia il nuovo sistema di pagamento forfettario della tassa di soggiorno per i diportisti, sia croati che stranieri. Il nuovo modello va a snellire in modo significativo le complicate procedure del passato, almeno così sostengono al dicastero, permettendo agli appassionati della nautica da diporto di pagare in un solo posto – e tramite l’acquisto di apposito bollino – sia l’imposta di soggiorno che altri balzelli, come ad esempio l’indennizzo per la sicurezza della navigazione.

È il sistema cosiddetto ”one–stop–shop”, che dovrebbe facilitare la vita a questa categoria di villeggianti, locomotrice trainante dell’industria turistica croata, la prima ad essersi ripresa dalle guerre balcaniche degli Anni 90 e l’ultima a risentire della recessione su scala globale. Il versamento del cosiddetto forfait nautico è previsto esclusivamente nelle capitanerie di porto o nelle loro sedi distaccate, mentre prima avveniva nei marina. Inoltre il pagamento riguardava ciascuna persona a bordo del natante e il pernottamento che avrebbe potuto essere realizzato in un altro porto.

Ora non è più così, con la tassa forfettaria che riguarderà tutti i tipi di imbarcazioni lunghe più di cinque metri e dotate di posti per dormire. L’ammontare del balzello, come è logico che sia, dipenderà dalla lunghezza del natante e dal numero di giorni nelle acque istriane o quarnerino o dalmate. Non ci dovrebbero essere intoppi nell’operato delle capitanerie, i cui organici saranno rafforzati da 67 persone – pagate dall’Assoturistica croata – e che nel corso della stagione di villeggiatura saranno impegnate nei lavori di riscossione della tassa di soggiorno e nel rilascio dei ”bollini” o ”vignette”.

È stato inoltre confermato dal ministero che le capitanerie portuali adegueranno il proprio orario di lavoro ai diportisti, lavorando senza pausa pranzo durante i giorni feriali della settimana e più a lungo il sabato e la domenica. Comunque sia, l’aggiunta dei 67 dipendenti consentirà ai lavoratori delle capitanerie di affrancarsi da lavori amministrativi e di essere maggiormente presenti in mare, con ricadute positive sulla sicurezza della navigazione e una maggiore salvaguardia ambientale.

Uno sguardo ora al costo del ”bollino” forfettario, con un paio di esempi: per le imbarcazioni da 5 a 9 metri si dovranno pagare 150 kune (20,7 euro) per un soggiorno inferiore agli 8 giorni. Il balzello per un anno costa invece mille kune (138 euro). I titolari dei natanti da 9 a 12 metri andranno da un minimo di 200 kune, circa 27,6 euro, a un massimo di 1.100 kune (152 euro). Per i cabinati da 12 a 15 metri, il tariffario partirà da un minimo di 300 (41,5) a un massimo di 1.300 kune (180 euro). Il massimo che si deve versare riguarda i ”bestioni” di lunghezza superiore ai 20 metri, con imposta forfettaria della durata di un anno: in questo caso il conto che sarà presentato dalle capitaneria ammonterà a 1.700 kune, pari a 235 euro.

Da aggiungere che non vi è alcuna differenza di prezzo tra diportisti croati e quelli giunti da oltreconfine.

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