Studiare la storia della frontiera adriatica con fumetti ed applicazioni multimediali

Due appuntamenti organizzati in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito hanno concluso il calendario di eventi che l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha organizzato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2024.

Parlando di Biblioteche scolastiche e didattica: inclusione, paesaggio e cittadinanza, sono stati portati due esempi di buone pratiche bibliotecarie ed è stato illustrato il lavoro promosso dall’ANVGD per fornire alle scuole supporti didattici ispirati alla storia del confine orientale italiano e realizzati nelle forme del fumetto. Emanuele Merlino, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Cultura, ha ricordato l’impegno svolto alcuni anni fa insieme all’ANVGD, dando alle stampe nel 2018 Foiba rossa, graphic novel dedicata alla storia di Norma Cossetto e capostipite di una fortunata serie: «Si tratta di fascicoli che hanno una parte di inquadramento storico iniziale – ha spiegato Merlino – e poi il fumetto aiuta gli studenti ad approcciare in maniera più leggera storie complesse. Foiba rossa ha avuto varie ristampe e calcoliamo che siano state immesse in circolazione 40.000 copie, la maggior parte delle quali donate a biblioteche scolastiche o a intere classi».

A conferma di quanto detto, allo stand dell’ANVGD al Salone del Libro questo fumetto ha riscosso molto interesse, così come gli altri realizzati finora: «Riallacciandoci alle iniziative svolte per il centenario della morte di Nazario Sauro nel 2016 – ha quindi aggiunto Lorenzo Salimbeni, responsabile della Comunicazione dell’ANVGD – abbiamo poi pubblicato un fumetto con vari saggi di approfondimento dedicato all’irredentista capodistriano, quindi Stefano Zecchi ha collaborato all’adattamento a fumetti del suo romanzo Quando ci batteva forte il cuore ambientato nel dopoguerra di Pola e infine abbiamo dedicato una graphic novel al pugile ed esule istriano Nino Benvenuti, la cui vittorie rappresentarono un riscatto per tutto il popolo dell’esodo giuliano-dalmata»

Nel pomeriggio si è invece parlato di Esperienze di didattica immersiva: i Meta Liber, un prodotto editoriale nato su impulso dei docenti formatisi ai seminari (nazionale e regionali) ed alla scuola estiva promossi dal Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli. «CI troviamo davanti all’ennesimo brillante risultato conseguito grazie alla dedizione di Caterina Spezzano, dirigente ministeriale che 15 anni or sono ha preso a cuore la nostra vicenda – ha introdotto Maria Elena Depetroni (Vicepresidente nazionale ANVGD) – Grazie a lei abbiamo anche trovato il modo per interagire con M9 – Museo del ‘900 di Mestre interamente multimediale».

L’editore Andrea Mazzanti ha posto in evidenza il lavoro di squadra che ha consentito di realizzare queste innovative pubblicazioni dedicate alla storia della frontiera adriatica ed ispirate alle linee guida per la didattica della frontiera adriatica licenziate dal Ministero di Viale Trastevere nel 2022: «In queste opere conciliamo un approccio tradizionale al libro cartaceo, che in Italia va ancora per la maggiore a differenza di quanto avviene altrove, e l’innovazione rappresentata da qrcode ed un’app che abbiamo realizzato per accedere a contenuti multimediali esclusivi. L’obiettivo dei nostri Meta Liber è quello di fornire agli studenti un’esperienza immersiva, inclusiva ed emozionante, che fornisce un apprendimento migliore rispetto alla didattica frontale».

Autori dei due fascicoli dedicati alla frontiera adriatica (uno per la scuola primaria ed uno per la scuola secondaria di primo e di secondo grado) sono stati docenti che si sono coordinati ed hanno poi visto il proprio lavoro valutato ed approvato da un comitato tecnico-scientifico: «Si tratta di opere improntate all’interdisciplinarietà con una parte contenutistica dalla quale si accede a video, sezioni di audiolibro, immagini ed apparati cartografici nei quali gli studenti possono spaziare e mettere a frutto le proprie abilità nell’uso delle applicazioni – è intervenuta la professoressa Barbara Sturmar, la quale fa parte di questo affiatato team – Segue una parte operativa con varie proposte didattiche, esercizi che possono essere svolti autonomamente dai ragazzi e schede dedicate ai vari indirizzi e corsi di studio. La frontiera adriatica diventa così un paradigma dal quale partire per affrontare altre complesse situazioni di frontiera»

Silvia Fabris ha, infine, presentato il Museo del ‘900 di Mestre, unico in Italia nel suo genere sia come argomento (la storia nazionale del Novecento) sia come allestimento, essendo immersivo ed interamente multimediale: «L’anno scorso nell’area destinata alle mostre temporanee abbiamo creato uno spazio dedicato alla frontiera adriatica, che presto troverà una sistemazione definitiva. M9 è aperto da martedì a domenica, ma per le scuole è a disposizione anche lunedì: l’accesso è libero, ma bisogna prenotare la propria visita per avere la certezza di poter avere una delle nostre guide per accompagnare la classe nei percorsi didattici»

Domani, ultimo giorno di apertura del Salone, rimane comunque visitabile, grazie all’impegno di dirigenti e soci del Comitato ANVGD di Torino, lo Stand T169 del Padiglione Oval ove l’ANVGD assieme al Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata ha allestito La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale.[LS]

 

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