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Squali nel Quarnero ma sono innocui (Il Piccolo 01 giu)

FIUME Squali nelle acque del Golfo quarnerino. La notizia di per se non è clamorosa, anche perché gli squali popolano le acque di tutto il mondo (dunque anche quelle altoadriatiche), ma comunque vedere bestioni di 4–5 metri di lunghezza è pur sempre impressionante e dà emozioni indimenticabili. Gli incontri ravvicinati degli ultimi giorni, stando a esperti, non avrebbero riguardato specie pericolose per l’uomo: nel caso di Cherso uno squalo capopiatto (Hexanchus griseus) mentre a Icici, nell’Abbaziano, sarebbe stato visto uno squalo volpe (Alopias vulpinus). Qualcuno però ipotizza che al largo della località liburnica sarebbe stato visto lo stesso ”pescione” fotografato a 40 metri di profondità, in una zona antistante l’Isola di Cherso.

Tesi che potrebbe essere avvalorata dal fatto che a Icici non è stata notata la lunga pinna caudale della specie volpe. Il tutto è cominciato la settimana scorsa quando una coppia di sub, il vegliota Marinko Markic, 27 anni, e un suo collega tedesco, Gunter Rath, si sono immersi nelle acque chersine per scattare un paio di fotografie. Il capopiatto si è materializzato all’improvviso, facendo trasalire i sub, che però hanno capito subito che non si trattava di un pericolo. «L’acqua non era proprio limpidissima – ha detto l’isolano – ma comunque tanto bastava per ammirare uno squalo dalle movenze elegante. Ho notato che si trattava di un capopiatto, lungo circa cinque metri e la cui presenza è abbastanza rara nell’Alto Adriatico. Nuotava sul fondale; a un certo punto si è diretto verso di noi, passandoci in mezzo, con una manovra quasi a dirci “Vabbé ragazzi, il gioco è finito, ognuno per la sua strada”. Pochi istanti dopo era sparito».

Lo squalo è stato visto nella stessa posizione due giorni dopo, un’area che Markic non ha voluto rivelare, temendo un’invasione da parte di sub che, con la loro curiosità, potrebbero importunare il capopiatto, magari ferirlo o persino scatenare una sua reazione contro gli intrusi. Domenica pomeriggio, invece, circa 200 metri al largo del marina di Icici, quattro diportisti abbaziani hanno visto uno squalo davvero lungo, cinque o sei metri, che nuotava a pelo d’acqua, noncurante della presenza umana. I quattro, su un motoscafo, si sono avvicinati fino ad un paio di metri dallo squalo, riuscendo anche a riprenderlo e a fotografarlo con i loro cellulari. «Non abbiamo avuto paura – ha detto il proprietario dell’imbarcazione, Andrej Kohuc – ma l’emozione è stata tanta». (a.m.)

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