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Sondaggio a Trieste e Gorizia

Dopo diversi sondaggi svolti in ambito nazionale, per la prima volta è stato realizzato un sondaggio nelle sole province di Gorizia e Trieste, per verificare il grado di conoscenza del dramma delle foibe e dell’esodo dei 350 mila istriani, fiumani e dalmati. Il sondaggio è stato commissionato a società specializzata dal Comitato di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

 

Ben 600 sono stati gli intervistati, con il sistema CATI, suddivisi in proporzione per territorio, sesso, età. Considerato che un sondaggio nazionale viene svolto su mille contatti, con 600 nella sola Venezia Giulia il margine di errore è ridottissimo.

 

Alla domanda  <> ben il 97,6 % ha risposto di sapere con certezza di cosa si tratta. Solo il 2,4% non sa o non sa con certezza di cosa si parli.

 

“E’ un risultato che non può che soddisfarci – ha sostenuto il presidente dell’ANVGD di Gorizia e vice presidente nazionale Rodolfo Ziberna – che premia l’intensa opera di promozione della conoscenza condotta dall’ANVGD, che peraltro risulta conosciuta dal 63,7 degli intervistati.”

 

“Gorizia e Trieste – rileva Ziberna – si affermano come la realtà territoriale in cui, diversamente che nel resto del Paese, queste tragedie dello scorso secolo sono conosciute. In Italia, infatti, oltre il 40% non conoscono nulla di foibe ed esodo. Ciò è merito non tanto della promozione svolta dai giornali (11,00% ), dalle televisioni ( 49,6% ), dagli eventi (49% ), quanto del “passaparola” (96,6%), ovvero alla testimonianza delle decine di migliaia di esuli che scelsero questi territori per ricostruire per sé e per i propri figli una vita libera, senza il terrore delle foibe titine, delle violenze ed intimidazioni. Ecco perché l’azione dell’ANVGD, la principale associazione in Italia, è stata ed è ancora di grande importanza.”

 

“Gorizia e Trieste – aggiunge il presidente Rodolfo Ziberna – ma anche Grado, Ronchi, Monfalcone, alcune delle località in cui si insediarono comunità di esuli, hanno accolto gli esuli generosamente e da essi trassero un significativo contributo alla crescita di tutta la comunità.”

 

Alla domanda, invece “Quando sente parlare di esodo dall’Istria, Fiume e Dalmazia, a cosa crede si riferisca?”  L’84,2% degli intervistati ha risposto correttamente “All’esodo di circa 350mila italiani costretti ad abbandonare quei territori a causa della pulizia etnica, delle foibe e delle violenze delle milizie jugoslave”.  L’8,7% invece ha risposto “Ad una migrazione degli oltre 200 mila italiani da quelle terre, verso l’Italia o paesi stranieri per la ricerca di un lavoro” ed il 7,1% “Ad una migrazione forzata condotta dal Fascismo per occupare quelle terre durante il Ventennio”.

 

Da ciò emerge che, del resto come in Italia, il dramma delle foibe è ancora maggiormente noto rispetto alla tragedia dell’esodo di 350 mila italiani dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia.

 

“Vi sono ancora persone ed associazioni – ha ammonito Ziberna – che vorrebbero se non negare comunque minimizzare e giustificare sia le foibe che l’esodo. Queste persone, che non esitano a violentare la storia per interessi politici se non addirittura economici personali, vengono ancora invitate da associazioni ed enti in virtù della loro vicinanza politica.”

 

fonte ANVGD Gorizia

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